La freschezza del cinema,cerchera’di sconfiggere il caldo di questi giorni promettendo emozioni e sano relax.Questo il senso della rassegna”Gran Cinema all’Aperto”,un evento organizzato dal locale comune di Cerignola(Fg),in collaborazione con Il Cine Teatro Roma diretto dalla dottoressa Simona Sala insieme a Carla Ladogana e ad altri validi collaboratori hanno potuto realizzare cio’.La struttura ha partecipato ad un bando regionale promosso dall’Apulia Film Commission,che ha dato cosi’la condizione di poter programmare e vedere 18 film al prezzo di 1 euro presso Palazzo Fornari(Piano S.Rocco),aggiungiamo noi che l’iniziativa e’di spessore e farla in quel luogo significa non lasciarlo isolato,ma valorizzato al meglio,visto che da sempre e’stato il luogo degli eventi culturali ofantini.Ma non c’e stato solo questo a tenere in primo piano l’evento di ieri,anche la presentazione da parte dello studio tecnico Monaco del progetto di rinnovare il look del Cine Teatro Roma,per dotarlo di tutti i piu’importanti accorgimenti tecnici ed innovativi,senza ovviamente togliere la Mission cinematografica,culturale e teatrale di cui da 25 anni e’nota in questa citta’.Le emozioni della responsabile del Cine Teatro Roma Simona Sala,le potrete ascoltare questa sera nel corso del telegiornale delle 19.00 di Speciale News Web 24.

L’Hospice e il modulo Alzheimer di San Marco in Lamis saranno operativi nel più breve tempo possibile. Lo ha annunciato il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla che ha incontrato, presso il locale Presidio Territoriale di Assistenza (ex Ospedale “Umberto I”), il consigliere regionale Napoleone Cera e il sindaco Michele Merla.Rimane forte – ha spiegato Piazzolla – la criticità legata al reperimento di personale sanitario e socio-sanitario. Sono in corso le procedure concorsuali, avviate in sinergia con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Foggia, per l’assunzione a tempo indeterminato di operatori socio-sanitari.La scelta strategica di allestire il modulo Alzheimer accanto alla RSA (che passerà da dodici a quindici posti letto) rientra proprio in una visione allargata di assistenza secondo il modello delle Comunità di base. In virtù di essa, il personale sanitario, medico e infermieristico, di ognuno dei due reparti potrà supportare, in caso di necessità, anche l’altra unità operativa.