LA QUARTA “GIORNATA DELLA BELLEZZA”Il 22 Febbraio a S.G.Rotondo Di;Annamaria Natalicchio
Di mimmosiena2011
La 4ta Giornata della Bellezza si terra'a San Giovanni Rotondo venerdì 22 febbraio presso il Centro Spirituale voluto proprio da San Pio: un luogo, un’opera, una casa che sono “il punto di arrivo e il punto di partenza per tutti coloro che vogliono ricercare la verità della propria vita all’ombra del santo di Pietrelcina”. Nel 2003 il sogno di Francesco Forgione e di don Pierino Galeone il “Centro di Spiritualità Padre Pio” è stato inaugurato.Dopo San Giovanni Rotondo il “Giro della Puglia” toccherà le altre province per poi ritornare nel capoluogo della Puglia.Anche nella cittadina del Gargano, dunque, tutti debbono sentirsi protagonisti di un racconto capace di narrare storie coniugandole con i futuri prossimi della nostra terra. Dalle tre del pomeriggio si dipanerà un programma ricco e interessante (vedi locandina): nella prima parte è previsto un convegno che illustrerà la nuova disciplina, con interventi di alcuni dei componenti il tavolo scientifico, seguiti dai tavoli tematici di discussione, che nelle scorse tappe hanno registrato interventi competenti e appassionati. Più tardi, il talk-show, condotto da un portatore sano di sorrisi, lo show-man Antonio Stornaiolo, che intratterrà il pubblico, interloquendo con lo stesso assessore Pisicchio, con l’ing. Vito Labarile e con padre Marco Ivan Rubnik, artista, teologo e presbitero gesuita sloveno. Le parole saranno inframmezzate e sottolineate dalla musica popolare del gruppo folk i Gargarenzi.Il disegno di legge proteggerà la bellezza della Puglia in tre modi: perseguendo un’alta “qualità costruttiva” nei futuri interventi che si andranno a fare nei luoghi urbani e periurbani (riordino degli strumenti di pianificazione, assicurandosi che il livello strategico sia regionale e quello attuativo, invece, comunale); abbattendo o recuperando i cosiddetti “detrattori di bellezza” che oggi deturpano i territori (tutti quei luoghi o non-luoghi, che abbruttiscono gli spazi, certe periferie, certe costruzioni nei centri storici, i vuoti urbani, gli ecomostri, costruzioni abusive); preservando e valorizzando le peculiarità delle diverse province che formano il “Mosaico identitario della Puglia”, tutto con una prerogativa forte: il non consumo di suolo.