Perché La Bellezza sopravviva La lettera di 300 lavoratori dello spettacolo in Puglia Di;Danila Paradiso

Foto TeatroIndirizzata alla Regione Puglia e alla sua giunta, la lettera è firmata da cittadini che si occupano di spettacolo dal vivo. Cittadini che credono che il teatro, la musica e la danza, possano essere un mestiere, anche a Sud, anche in Puglia.La Puglia è una delle Regioni più belle d’Italia, uno dei luoghi più affascinanti al mondo, ce lo dicono da anni tantissimi turisti, ce lo dice il New York Times, i programmi tv, le gigantografie nelle stazioni di tutto il mondo, ma ancora di più ce lo dicono quei pugliesi che ogni giorno scelgono di restare in Puglia, lavorando con la fatica doppia (e la felicità tripla) che si fa rimanendo a Sud, nonostante  difficoltà oggettive.Sono quei cittadini a scrivere oggi, una parte di essi, quella che si occupa di spettacolo dal vivo, quei cittadini che credono che il teatro, la musica e la danza, possano essere un mestiere, anche a Sud, anche in Puglia. Quei cittadini che hanno fatto della formazione artistica uno strumento pedagogico e un valore sociale insostituibile.Facciamo appello al comune buon senso e al comune senso del pudore chiedendo che la Regione Puglia si uniformi alle linee guida seguite dal Ministero e delle Regioni più virtuose; che non si confondano più nella narrazione ufficiale le virtuose azioni ordinarie con un piano straordinario legato all’emergenza; che il bilancio ordinario torni a prevedere tra le sue priorità innegabili quelle culturali; ovvero che allo spettacolo dal vivo – tanto eterogeneo per professionalità e per ricchezza di visioni, oltreché per tipologie contrattuali – venga riconosciuto tanto lo stato di crisi attuale quanto il ruolo di traghettatore di futuro che gli spetterà tra (speriamo) pochi mesi, al fianco delle principali agenzie formative del Paese.

Perché La Bellezza sopravviva La lettera di 300 lavoratori dello spettacolo in Puglia Di;Danila Paradisoultima modifica: 2020-04-20T13:27:47+02:00da mimmosiena2011