Coronavirus;La Crisi Del Settore Teatrale Italiano Come Ripartire??Il Teatro Pubblico Pugliese Lo Chiede a Orlando e Ruzza Di;Redazione Speciale News Web 24

Foto TeatroConfrontarsi, veicolare le opinioni, ribadire che il mondo del teatro, e della cultura in generale, ha molto da dire anche in questa “Fase 2” che ci apprestiamo a vivere, anche in un periodo particolare come questo in cui il 40% degli spettacoli sono stati sospesi in Puglia (nel circuito Tpp) e un’intera comunità teatrale si è dovuta fermare. Successo per il primo #TPPLIVE andato in onda oggi sulla pagina Facebook del Teatro Pubblico Pugliese.Quarantacinque minuti di approfondimento e dibattito su teatro, danza, musica, spettacolo dal vivo, cultura. Il primo sguardo è stato riservato alla fase 3, ovvero il teatro che sarà, tra passato e futuro, tradizione e innovazione. A rispondere alle domande di Maddalena Tulanti e Lu Ileana Sapone in diretta Fb due ospiti d’eccezione: l’attore Silvio Orlando, protagonista di uno degli ultimi spettacoli andati in scena in Puglia prima del blocco delle attività in pieno Covid-19 (Si nota all’imbrunire, regia di Lucia Calamaro), e Luca Ruzza, architetto teatrale, professore aggregato all’Università “La Sapienza” di Roma, autore di scenografie e progetti del nuovo teatro anche qui in Puglia.C’è stata questa prima fase tragica in cui poteva quasi sembrare fuorviante parlare di teatro, lentamente però bisogna anche pensare a come riorganizzare gli spettacoli dal vivo, che sono fatti di assembramenti e di contatti – ha spiegato Silvio Orlando -. Vedo che il cinema comincia a reagire, ha voglia di ripartire già da giugno. Lo spettacolo dal vivo, invece, rimane attualmente un vero e proprio rebus”.”Tutte le forme storiche di teatro sono nate all’aperto e anche il nostro operato moderno parte dalle esperienze di strada – risponde Luza Ruzza, quindi dobbiamo forse tornare all’archetipo -. Sicuramente quindi possiamo ripartire ripensando a spazi all’aperto, riappropriandocene”. “Penso al Napoli Teatro Festival, in programma dal 15 settembre, che potrebbe sfruttare questi luoghi all’aperto”, suggerisce Silvio Orlando.Un altro problema da affrontare nel futuro prossimo sarà la disposizione del pubblico nei teatri che riapriranno: “In questo periodo l’unico riferimento ai lavoratori dello spettacolo è stato fatto da Papa Francesco – sottolinea Ruzza -. In questo periodo c’è stato un incremento nella fruizione del prodotto artistico, senza però essere stati menzionati nei decreti. Andremo incontro a mesi caldi, per cui penso che un utilizzo di questi spazi all’aperto sia opportuno. Potremmo immaginare a una task force che aiuti la ripartenza e che metta in condizioni le compagnie teatrali di ripartire”.

L’Audace Cerignola Vuole a Tutti i Costi La Serie C Lo Dice Il Capitano Gialloblu’Coletti Di;Mimmo Siena

AUDACE CERIGNOLA SERIE C 2019-20(1)Nell’attesa di capire quando ripartira’la Serie D calcistica con una data ben precisa,in casa Audace una cosa e’certa la Serie C la societa’gialloazzurra la vuole a tutti i costi.A farsi portavoce di cio’e il capitano del sodalizio gialloblu’Tommaso Coletti in una intervista rilasciata alla collega Sara Angiolino di Cerignola Viva,Coletti dice”Non voglio il male di nessuna squadra di serie C, ma io ovviamente tifo per il Cerignola. Dobbiamo essere ripescati in qualche modo, perché ce lo meritiamo, la società se lo merita. I conti sono a posto, la società è seria e sana. Noi poi abbiamo dimostrato a 360 gradi di meritare la promozione, nonostante un piccolo periodo negativo. Anche la gente di Cerignola se lo merita».Poi sulla ripresa dei campionati dice”L’idea di restare 4/5 mesi fermo, senza giocare, non è mai esistita in tutta la mia vita. Almeno per finire questo campionato. Questo stop è un trauma per tutti. Forse pesa meno a chi ha la fortuna di poter lavorare, ma rimanere sempre in casa è davvero difficile. Ora mi sono abituato, ma il primo mese è stato tremendo”.Facciamo nostra la convinzione del capitano della formazione gialloazzurra che si possa ripartire al piu’presto ed in sicurezza come tutti noi auspichiamo.