L’Università di Foggia celebra la Notte dei Ricercatori e Apre Virtualmente Le Porte dei Dipartimenti-Redazione World News Web 24 –

La-notte-dei-ricercatoriLa scienza non si ferma e non è mai stata così coinvolgente: torna l’appuntamento con la Notte Europea dei Ricercatori in una veste nuova e completamente online. Per il terzo anno consecutivo, l’Università di Foggia prende parte al grande evento promosso dalla Commissione Europea, finanziato da HORIZON 2020, e finalizzato a diffondere la cultura scientifica e il ruolo della Ricerca. I dipartimenti dell’Università di Foggia aprono virtualmente le porte alla città per dare vita a laboratori sensoriali, seminari interattivi, incontri con i ricercatori e ospiti illustri. Sono questi gli ingredienti dell’edizione 2020 della “Notte” che avrà luogo venerdì 27 novembre in tutta Europa. Due mesi di ritardo rispetto alla data abituale, che sono serviti per mettere a punto nuove modalità di interazione nel segno del distanziamento e della sicurezza, dettati dalla situazione di pandemia in atto. Tutte le attività programmate saranno infatti fruibili in modalità telematica, sulla piattaforma E-learning di Ateneo e in streaming sui canali social Unifg, nel pieno rispetto delle misure precauzionali a contrasto del Covid-19. “Sostenibilità e biodiversità” è il tema che l’Università di Foggia ha  scelto di declinare per l’edizione 2020 e che sarà al centro di una tre giorni che anticipa la “Notte”. Da martedì 24 novembre, sulla piattaforma E-learning di Ateneo, si alterneranno una serie di iniziative a carattere scientifico, realizzate grazie al contributo attivo di tutti i Dipartimenti e delle associazioni studentesche. Il nutrito programma di appuntamenti tematici, vedrà anche la presenza di ospiti illustri, come l’epidemiologo Pierluigi Lopalco e il divulgatore scientifico David Quammen, autore di “Spillover”. Il suo saggio sull’evoluzione delle epidemie, al centro del talk conclusivo di giovedì 26 novembre, alle ore 18,  sarà l’occasione per un appassionante confronto tra gli esperti sulla stretta correlazione tra ambiente e virus.“Siamo molto orgogliosi di essere riusciti a prendere parte anche quest’anno all’iniziativa, nonostante tutte le limitazioni e le difficoltà del caso – ha dichiarato il prof. Nazzareno Capitanio, delegato del Rettore alla Ricerca – Il confronto aperto del nostro Ateneo con la collettività, oltre che illustrare quello che i nostri ricercatori svolgono nei loro rispettivi ambiti disciplinari, ha l’obiettivo prioritario di accrescere la consapevolezza, soprattutto tra più giovani, che la ricerca scientifica è il più importante motore di crescita culturale, sociale ed economica e che solo l’avanzamento delle conoscenze scientifiche e tecnologiche può permetterci di affrontare le attuali sfide globali e quelle future”.