Situazione Ospedali In Puglia Nei Lavori Della 3za Commissione Sanita’Regione Puglia-Divisione Informazione-

Bari,Sede Regione Puglia
La terza commissione Sanita’della Regione Puglia ha esaminato la situazione in alcuni ospedali della regione fra criticita’da superare e logistica,sul primo fronte di approfondire le ragioni per le quali alcune strutture sanitarie, nel caso specifico l’ospedale di Copertino, non hanno più la possibilità di effettuare la prescrizione, ai pazienti che ne necessitano, della terapia domiciliare con ossigeno liquido. Una situazione, ha spiegato il dirigente della sezione farmaci, dispositivi medici ed assistenza integrativa, Paolo Stella, che non stata provocata da alcuna modifica del regolamento, ma conseguente al fatto che l’informatizzazione del sistema ha fatto emergere “alcune anomalie” rispetto alla delibera del 2012 che traccia le linee guida ed esclude dalle strutture autorizzate quell’ospedale in quanto non dotato di una pneumologia.In merito alla logistica di alcuni magazzini ospedalieri nell’area tarantina la mancata internalizzazione del servizio di logistica della Asl Taranto dura da oltre due anni. I rappresentanti sindacali hanno fatto presente che si sarebbero tutti i presupposti per procedere. Si tratta di stabilizzare circa 50 lavoratori in servizio presso la Asl ma dipendenti da una società privata aggiudicataria del bando. Il tema è tornato all’attenzione della Commissione perché è stato appena avviato il nuovo bando, mentre il business plan propedeutico all’internalizzazione da tre anni non è mai stato fatto. E se i sindacati chiedono la revoca della gara, il responsabile patrimonio della Asl Taranto, rup del procedimento in essere, Francesco Russo, ha evidenziato che il bando non può essere bloccato ma che nello stesso è prevista una sorta di clausola risolutiva in caso di internalizzazione.Infine per l’ospedale di Sannicandro Garganico in provincia di Foggia, stanno subendo, come altre strutture, l’effetto di una riduzione tariffaria che si traduce in una pesante ricaduta sia sul personale – con il rischio di licenziamenti per gli operatori – sia sulle famiglie degli ospiti, costrette a sostenere un onere economico maggiorato.Si potrebbe rivedere il numero di assegnazioni per il foggiano parallelamente all’attività di verifica per i nuovi setting assistenziali.