Un fiasco in divenire?” Inizia così l’articolo dell’epidemiologo John Ioannidis; pubblicato su questo blog integralmente un paio di giorni fa; a tre mesi dalla comparsa dell’epidemia, l’autore lamenta per la maggior parte dei Paesi, “la mancanza di dati affidabili sulla prevalenza del virus in un campione casuale rappresentativo della popolazione generale”.
Scrive: “Man mano che la pandemia di coronavirus prende piede, stiamo prendendo decisioni senza dati affidabili“. E ancora: “Un tasso di letalità nella popolazione dello 0,05% è inferiore a quello dell’influenza stagionale. Se questo è il vero tasso, bloccare il mondo con conseguenze sociali e finanziarie potenzialmente enormi può essere totalmente irrazionale”. ——————————————————————————————————-e da Stefano Petti, specialista in malattie infettive ed altro; professore alla Sapienza “Soltanto alla fine dell’anno sarà possibile confrontare i dati della mortalità del 2020 con le annate precedente. E, guardando ai morti in più, si potrà comprendere il fenomeno – spiega Stefano Petti– Ad esempio nell’inverno del 2015, da gennaio a marzo, si verificarono 217.000 morti premature in Europa tra gli ultra65enni e soltanto 9.000 distribuite nelle altre fasce di età, solo parzialmente attribuite all’influenza. L’Italia, quell’anno, pagò il prezzo più alto: 45.000 decessi in soli tre mesi (Michelozzi et al, 2016). Dove fra l’altro si legge che:
“Nei primi 8 mesi del 2015, l’Istat ha segnalato 45.000 decessi in più rispetto al 2014. nel Regno Unito e altri Paesi europei hanno notificato una mortalità elevata durante l’inverno 2014-2015 in concomitanza con i picchi dell’epidemia influenzale. Il SiSMG aveva segnalato in molte città italiane un significativo incremento della mortalità nel periodo dicembre 2014-marzo 2015 e nell’estate 2015.2 L’elevata mortalità nell’inverno 2014-2015, soprattutto a carico della popolazione anziana in concomitanza con i picchi di epidemia influenzale, è stato evidenziato anche nel Regno Unito, e dal network europeo di sorveglianza EuroMOMO per 13 Paesi europei (Belgio, Francia, Grecia, Ungheria, Olanda, Portogallo, Spagna, Svizzera, Svezia, Inghilterra, Galles, Scozia…”(stralci)———————————————————————————————————————————————————————————————————————–E ancora: “Ogni anno, in Italia, dai 3,5 ai 6 milioni di persone si ammalano di influenza. Una vera epidemia, dunque, che associata al calo della copertura vaccinale registrato negli ultimi anni (e già denunciato da più parti), fa aumentare la percentuale di rischio. In particolare per i soggetti fragili, anziani e portatori di malattie croniche: per costoro l’influenza può non essere un fastidio temporaneo, ma la causa di complicanze molto gravi. «Ogni anno si verificano diverse centinaia di morti attribuite direttamente all’influenza, ma stimiamo anche che 7-8 mila persone muoiano per conseguenze e complicanze di questa infezione» spiega Gianni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità. La soluzione, per le categorie a rischio, è il vaccino. «Il problema è che nel nostro Paese sembra esserci ormai un’ondata di scetticismo e di paura nei confronti dei vaccini. Tanto che la copertura, in particolare degli anziani, è al di sotto del 50%: un livello veramente basso, raggiunto solo sul finire degli anni ‘90″ – (fonte corriere della sera)——————- ————————————————————————————————————–Alla luce di quanto sopra, qualche domanda è lecita farsela. Come mai governo ed informazione non hanno dato risalto a picchi epidemici (riferiti all’Italia) molto più “preoccupanti”, con numeri di decessi nettamente superiori, almeno sino ad oggi, riferiti alla stagione influenzale e sue complicazioni 2014/2015 Volendo tacere sulle 6-7 mila morti annuali per influenza e complicanze? Un governo ridotto all’elemosina, che non riesce a disporre neanche di un po di amuchina e di mascherine sanitarie per gli italiani, e che continua a vessarli con minacce di sanzioni che prevedono anche l’arresto, per trasgressioni a provvedimenti insulsi e restrittivi della libertà degli individui e che hanno solo demolito ulteriormente l’economia del paese (Rileggere con attenzione lo stralcio iniziale di questo articolo) la cui unica speranza è di “impietosire” l’Europa approfittando del covid-19, per far cassa, è peggio dell’epidemia stessa.… CORONAVIRUS: niente aiuti UE senza sacrifici. Olanda e Germania dicono no ad Italia e Spagna è notizia di ieri; ( la Francia sodale in un primo momento con le richieste italo-spagnole si è defilata). Guarda caso le tre nazioni che contano i decessi addebitandoli tutti al virus senza distinguere “con” “per” o semplicemente “positivi”…evidentemente conviene tener alto i numeri…. Altri stati, Germania in testa, in un modo senz’altro più corretto conteggiano solo le vittime per coronavirus…. E poi la cosiddetta “informazione”, soprattutto quella televisiva, che sguazza ogni giorno nel dare i numeri…che non sono neanche utili per il lotto, dal momento che il gioco principe dello stato biscazziere è chiuso; perché non diffonde i dati sopraelencati ed accessibili, basta cercarli; servirebbero anche a riportare il tutto in una dimensione più seria E’ proibito, oltre che poco conveniente cercare di stemperare, dati alla mano il clima di terrore che invece continuano ad incentivare senza scrupoli? Proviamo a dare i numeri anche noi. nel mondo i decessi al momento sono 24.127 su circa 7 miliardi e mezzo di persone….dovrebbe essere lo 0,03% (perdonate una matematica approssimativa) mentre i contagiati sono 537.808 in percentuale lo 0,768…Mi sembra che abbiamo avuto molto di peggio negli anni scorsi per epidemie influenzali e loro complicazioni. In Italia al momento circa 10.000 decessi, pari al 1, 66% su 60 milioni di persone mentre qui si contano i positivi invece dei contagiati…circa 87.000 positivi (chissà perché la nostra matematica non è uguale a quella degli altri) bene: non sarebbe benefico diffondere i dati in modo corretto o non conviene perché dimostrerebbero che non siamo poi in una situazione eccezionale e si perderebbe in scoop?—————————————————————————————————————————————————————————-
Poi e non oggi…oggi sarebbero solo ipotesi, ci si potrà anche occupare su come, ed a chi conviene che questa “pandemia globale”, sia stata posta in essere o solamente “cavalcata”… Una sorta di analisi su “costi e benefici” per dirla alla TONINELLI, il simpatico ex ministro grillino; suddividendoli fra tutti i paesi. Quando tutto questo finirà il mondo non sarà più lo stesso: il virus, o chi si nasconde dietro, sta ridisegnando la geografia politica del pianeta. Ma solo alla fine capiremo chi e perché; oltre a chi ci ha guadagnato e a chi ci ha perso…in ogni senso!
solo un post scriptum…la scienza ritiene molto probabile un ruolo decisivo del pipistrello nello sviluppo del covid-19; ora una scienza può dare solo probabilità? Un altra scienza, e cioè la matematica, ci dice che il certo debba collocarsi in una percentuale al 100% altrimenti gli scienziati fanno solo i “chiromanti”…personalissima opinione!