Lo stato di emergenza prorogato dal governo italiano fino ad ottobre 2020, è ampiamente ingiustificato dal pericolo covid-19– LItalia, fa notare Diego Fusaro nel video sottostante, ha attualmente 40 pazienti in terapia intensiva, contro i 385 della Francia; Ma i francesi non si sono sognati di dover allungare lo stato di emergenza. E sanno di farsa, o addirittura di “oggi le comiche” le motivazioni che hanno spinto Conte ed il suo governo ad adottare la misura; da più parti si è saputo che la misura emergenziale, è stata adottata in misura preventiva, onde poter essere pronti nel caso di una nuova “chimerica” ondata di coronavirus, conservando i poteri di usare i “DPCM” per affrontare l’eventuale rigurgito del virus, senza i “lacci” della costituzione. Quella costituzione che diventa ogni giorno sempre più carta straccia! Ma che idiozia si afferma nel dichiarare un “emergenza preventiva”? Un emergenza, è in quanto tale quando essa si pone in modo imprevedibile ed inaspettata; con questo criterio, allora, perché non dichiarare un emergenza preventiva per una probabile alluvione o un terremoto…oppure per una epidemia di balbuzie o per l’esclusione della nazionale di calcio dai mondiali? La verità non è forse che stare lì a giocare agli statisti responsabili non è filantropia, ma conservazione del potere, fregandosene se una nazione va a rotoli? A seguire stralci delle dichiarazioni rese in videoconferenza al senato dal prof. Clementi, il video di Diego Fusaro, ed il solito “pirotecnico” ed azzeccato intervento in parlamento di Vittorio Sgarbi nel secondo video. Post scriptum: il parlamento ha dato il via libera affinché Salvini vada a processo per le note vicende della sua guerra personale contro i “diversamente colorati”. Ma…Salvini era o non era un ministro del governo Conte uno? Allora perché non mandare a processo anche Conte e qualche altro ministro dell’epoca? Se Salvini commetteva dei reati, il non ritiragli la delega di ministro, non fu un atto di “correità” da parte del presidente del consiglio? …Le solite vicende all’italiana!
Monday 27 July 2020
Covid Italia, il virologo e lo stato d’emergenza: «No a proroga su base di ipotesi»
Monday 27 July 2020—— «Fra i motivi che giustificherebbero la richiesta» di una proroga dello stato di emergenza, ipotizzata nei giorni scorsi, «si evidenzia che ancora esisterebbero focolai di infezione e che nei prossimi mesi potrebbe esserci una seconda ondata» di Covid-19. «Quindi si vuole estendere lo stato di emergenza sulla base di una ipotesi». Lo dice il virologo Massimo Clementi, dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, intervenuto in collegamento a un convegno in Senato. Secondo l’esperto servono invece «nuove strategie, guardando al futuro prossimo che ci attende», «evitando misure drastiche». Un’eventuale proroga dello stato di emergenza, si chiede Clementi, sarebbe giustificata da un punto di vista medico scientifico dalla situazione attuale epidemiologica e clinica in Italia? «È evidente in primis la progressiva riduzione delle nuove infezioni dal mese di marzo a oggi. In questo risultato il periodo di lockdown, tra i più lunghi, le misure di distanziamento e i richiami all’igiene delle mani e all’uso di dispositivi di protezione individuali sono certamente elementi che hanno dato un contributo importante. A ciò si aggiunga il ruolo della temperatura ambientale che non favorisce questo tipo di virus e dell’irraggiamento ultravioletto». In parallelo, ricorda Clementi, «è stata rilevata anche una modificazione delle modalità di presentazione clinica della malattia, che sempre meno richiede ospedalizzazione, e il sostanziale avvio verso l’azzeramento dei ricoveri in terapia intensiva. Accanto a questo profilo clinico mutato e a una sua evoluzione positiva si è sempre più chiarito il correlato virologico. Nella faringe della maggioranza dei soggetti infettati in Italia alberga una carica virale molto bassa. Abbiamo segnalato fra i primi il fenomeno che ha analogie nell’epidemia di Sars del 2003 e di Mers del 2013. La carica virale è talmente bassa che si è avviata la discussione sulla reale capacità di essere infettanti».