PERLE DI GUERRA E DI COVID

Buongiorno! Prima di tutto rilanciamo la “strepitosa notizia” targata rai news 24 di ieri mattina “nel covo del boss(Matteo Messina Denaro) è stata rinvenuta una pistola…” magari domani rinverranno nello stesso covo un quantitativo imprecisato di yogurt scaduti! Certo che le “celebrazioni di stato da parte dei soliti lacché non conoscono decenza! Ma una pistola ed un boss, lo dice la logica che siano un connubio elementare. Passiamo ai venti di guerra che eccitano i politici ed i giornalai… Il ministro-armaiolo oggi dice “CROSETTO: RISCHIARE LA GUERRA CON LA RUSSIA È L’UNICO MODO DI NON RISCHIARE LA GUERRA CON LA RUSSIA. Detto con le parole sue:
“La terza guerra mondiale inizierebbe nel momento in cui carri armati russi arrivassero a Kiev e ai confini d’Europa. Fare in modo che non arrivino è l’unico modo per fermare la terza guerra mondiale”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante un evento a Roma. Ma una volta postava concetti molto diversi…a seguire nell’articolo di oggi: un bel pezzo di Andrea Zhot sull’entusiasmo guerafondaio degli sguatteri di regime italiani. A seguire un paio di perle covid ed un breve video del prof. Bizzarri che attacca spietatamente tele-soloni viro star! photo_2023-01-27_08-31-49

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Di Andrea ZhoK Professore di Filosofia Morale all’Università di Milano: 25 Gennaio 2023 08:00 Su “l’Antidiplomatico”

Andrea Zhok – I 3 scenari delineati da Lucio Caracciolo

Oggi ho curiosato sulla stampa mainstream (ogni tanto è utile fare una passeggiata dietro le linee nemiche) e mi sono imbattuto in un titolo interessante su “La Stampa” di Torino:

TITOLO
“La Russia ha più uomini, mezzi, risorse; o la Nato entra in campo o Kiev perderà.”
SOTTOTITOLO
“Usa ed Europa sono davanti a scelte difficili: l’ipotesi di inviare truppe occidentali non può essere scartata.”
Questo titolo campeggia su un articolo nientepopodimeno del prestigioso analista Lucio Caracciolo. Ora, leggendo l’articolo, come c’era da aspettarsi, gli argomenti di Caracciolo sono di carattere analitico e descrittivo, pesati attentamente, e presentano tre scenari possibili: “(1) Ridurre il sostegno militare a Kiev fino a convincere Zelensky dell’impossibilità di vincere, dunque della necessità di compromettersi con Mosca; (2) entrare in guerra per salvare l’Ucraina e distruggere la Russia a rischio di distruggere anche sé stessi; (3) negoziare con i russi un cessate-il-fuoco alle spalle degli ucraini per imporlo agli aggrediti.”
Queste opzioni vengono considerate da Caracciolo: “Scenari molto improbabili (primo e terzo) o semplicemente assurdi (il secondo).”
L’articolo prosegue e dice cose di buon senso, cose che, spiace per i prestigiosi analisti geopolitici, quelli che sono stati derisi come “complottisti putiniani” hanno sostenuto dal primo minuto del conflitto: la Russia non può perdere. Questo per due motivi: perché la sua superiorità in termini di risorse, mezzi e uomini è netta nonostante il fiume di armi e denaro fornito dalla Nato, e soprattutto perché si tratta per la Russia di un conflitto esistenziale, un conflitto letteralmente in casa propria, non un remoto conflitto imperialista come quelli che sono abituati a gestire gli USA in terre esotiche (dal Vietnam all’Afghanistan). Una sconfitta in un conflitto del genere vuol dire nel migliore dei casi, un ritorno agli anni orribili di Eltsin, in cui la Russia era impotente terreno di sfruttamento per oligarchi interni ed esterni, nel peggiore la disgregazione civile e il caos.
Non è bello infierire sui vinti e dunque non ricorderemo la infinita trafila di buaggini che le testate nazionali – quelle “serie”, mica la controinformazione “complottista” – ci hanno ammannito da nove mesi a questa parte.
Non ricorderemo perciò come la Russia abbia già esaurito i missili una ventina di volte, come Putin sia in fin di vita dalla nascita, come i soldati russi siano dopati con tutte le droghe pazze che tipicamente usano gli Imperi del Male nei film di Hollywood, come la politica ucraina incarni esemplarmente i valori europei (invero chi potrebbe negare che il NASDAP sia stato un prodotto europeo), come la Russia sia isolata sul piano internazionale e distrutta su quello economico, come da questo conflitto l’Europa uscirà più forte di prima, e via delirando in caduta libera.
No, lasciamo stare tutto questo, tralasciamo i primi segni di ingresso della realtà nella fantanarrativa ufficiale, e concentriamoci invece sul titolo.
Già, perché come tutti sanno il titolo degli articoli sui giornali è scelto dal titolista, non dall’autore. E il titolo dice – come al solito – una cosa che nell’articolo non c’è: dice che un ingresso diretto in guerra della Nato (dunque anche dell’Italia) è la strada che dovremmo prendere, se non vogliamo che l’Ucraina perda (e noi non vogliamo che perda, nevvero?)
Per chi avesse bisogno di un chiarimento, ci troviamo di fronte all’auspicio della Terza Guerra Mondiale, cui l’opinione pubblica deve trovarsi preparata.
Ora, dopo gli anni della pandemia, in cui abbiamo imparato che l’unica regola affidabile della stampa mainstream è quella di mentire strumentalmente sempre, niente ci dovrebbe più stupire.
E tuttavia un titolo di una testata nazionale che auspica serenamente un’opzione che nel migliore dei casi significherebbe una strage europea senza precedenti, nel peggiore la fine del mondo, rimane qualcosa su cui meditare.
Fino a che punto, fino a quale livello di irresponsabilità sono disposti ad arrivare i sedicenti “professionisti dell’informazione” mainstream? Esiste ancora un limite morale non in vendita?

Un paio di perle su cui riflettere prima del video…  gli scettici possono verificare aprendo i link  di riferimento di ciascuna notizia.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             LA MORTALITÀ GIOVANILE IN EUROPA STA LETTERALMENTE ESPLODENDO IN MANIERA TOTALMENTE ANOMALA, LO DICONO I DATI UFFICIALI. (Fonte: Euromomo (https://www.euromomo.eu/graphs-and-maps/))

 

PFIZER INTENDE FAR MUTARE IL VIRUS COVID PER PRODURRE IL CONSEGUENTE VACCINO. LO CONFERMA IL DIRETTORE DELLA RICERCA STRATEGICA MRNA JORDAN WALKER
“Non dirlo a nessuno… C’è un rischio… devi essere molto controllato per assicurarti che questo virus che muti non crei qualcosa… nel modo in cui il virus è iniziato a Wuhan, ad essere onesti. ”

Project Veritas ha ottenuto documenti interni di Pfizer che confermano Jordan Walker quale direttore delle operazioni strategiche di ricerca e sviluppo mRNA di Pfizer. (Fonte: Project Veritas (https://twitter.com/Project_Veritas/status/1618405890612420609))

 

ALL’ATTENZIONE DEI LETTORI (POCHI) DI QUESTO BLOG: SE VI AVANZA UN CARROARMATO DONATELO AL COMICO UCRAINO! IL SIGNORE VI RICONPENSERA’ PER QUEST’OPERA DI BENE…

BUONA DOMENICA! nell’articolo di oggi, proviamo a mettere in risalto alcuni aspetti, della “pazzia” da  cui quasi tutta l’Europa è stata”contagiata” dall’untore USA!  Per questo “male” non esistono sieri miracolosi…e, nella migliore delle ipotesi si diventa ipocriti ad oltranza. Dalla prima immagine che riguarda un quotidiano ucraino, ancora un grosso indizio…quasi una prova, su quello che accade in quel paese, dove la corruzione regna sovrana ma che Washington obbliga gli schiavetti sciocchi NATO a sostenere sulla propria pelle! Non solo con le sanzioni alla Russia che fanno un male cane solo ai popoli europei…ma anche attraverso l’invio di armi e di montagne e di danaro facendo leccare i baffi a chi ruberà e lucrerà sulla pelle del suo popolo ed alla faccia degli allocchi d’Europa!  Al fianco del post una traduzione che lascia poco spazio a dubbi. A seguire un ulteriore post  che si riferisce all’ultimo incontro dei paesi Nato in cui hanno discusso su i carri armati  da inviare in Ucraina, ma senza raggiungere un accordo…io mando i miei se tu mandi i tuoi che manderai se li manda lui che li manderebbe se li mando io…sembra una filastrocca vero? e poi a Kiev mica li vogliono; sono molto difficili da rivendere al mercato nero! Comunque proprio dal secondo post voglio far notare che, a giudicare dalla coreografia a base di bandiere, deve essere stato un vertice USA – Ucraina…non si vedono le bandiere degli “schiavetti”… divulghiamo anche la notizia-bomba sull’Ungheria, dove Orban si dimostra l’unico leader europeo con le palle! Sta licenziando tutti i militari di alto rango che a furia di esercitarsi con la NATO, sono diventati fedeli schiavetti americani. Ora diranno peste e corna sul presidente ungherese; ma è l’unico vero sovranista in Europa; e che comunque ha capito che difendere il suo paese, sottraendosi alla ignobile guerra di Washington contro la Russia è la scelta giusta: la balilla italica, tanto sovranista a parole, vada a prendere lezione a Budapest! E per completare l’articolo di oggi, una breve intervista  fatta al generale Marco Bertolini; in questo paese di fatto in guerra si lascia blaterare i Mentana, i Paranzo ed altri che credono di combattere la Russia col blablabla a base di puttanate!                                                                                                                                                                                                                                                                                                photo_2023-01-21_16-14-46   UCRAINA. MINISTERO DELLA DIFESA ACQUISTA CIBO A PREZZI GONFIATI
Secondo le rivelazioni del quotidiano ucraino zn.ua, riprese dal Kyiv Independent, il Ministero della Difesa comprerebbe il cibo per i soldati a prezzi da due a tre volte superiori a quelli normalmente praticati nei negozi di alimentari a Kiev.
Ove confermato, ciò potrebbe indicare un possibile schema di corruzione. Il ministero della Difesa ucraino non ha ancora commentato la notizia.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   photo_2023-01-21_14-14-40183009065-7c852ea6-af8d-4cac-b334-5c48e8c4a31b                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            PER “ ILTEMPO.IT”      Giada Oricchio 21 gennaio 2023                                                                                                                                                    Ungheria, “cacciati ufficiali poco fedeli”. La mossa di Orban anti-Nato-

    Foglio di via per almeno 170 ufficiali e generali ungheresi pro-Nato: “cacciati” dalle forze armate. Lo ha denunciato Ágnes Vadai, ex sottosegretaria della Difesa di Budapest ed esponente del partito di opposizione Dk. Cosa sta succedendo in Ungheria? Diversi media locali riportano che il ministero della Difesa sta licenziando in massa militari di alto rango, compresi generali e colonnelli, in base a un nuovo decreto governativo che consentirebbe al dicastero di sospendere unilateralmente i militari di 45 anni e quelli con 25 anni di servizio effettivo. Il sito Telex.hu riporta: “È giunta al nostro giornale la notizia che il ministro della Difesa Nazionale, esercitando il diritto concesso dalla nuova normativa, ha avviato una grande epurazione”. Stessa notizia anche sul Daily News Hungary.

    Secondo Ágnes Vadai è in corso un congedo delle Forze armate ungheresi dalla Nato poiché “gli ufficiali e i generali 45enni sono soldati con esperienza internazionale, che parlano le lingue e hanno socializzato nell’ambito dell’Alleanza. Non è chiaro quante saranno le persone dello Stato Maggiore allontanate, ma si parla di migliaia”.

    Qual è lo scopo di questa mossa? L’opposizione sostiene che il premier Viktor Orban voglia garantire la massima lealtà militare al suo governo e al tempo stesso crede che sia l’anticamera di un “divorzio” dalla Nato. Intanto Budapest ha bloccato 500 milioni di aiuti militari a Kiev.

    photo_2023-01-20_12-27-42IL GENERALE MARCO BERTOLINI: “ITALIA, RICORDATI DEI RAPPORTI CON LA RUSSIA” Il generale Marco Bertolini dice la sua sui rapporti tra Italia e Russa e soprattutto sulle posizioni assunte dal nostro Paese sulla guerra in Ucraina. “I toni adottati in Italia sono un po’ sorprendenti per la Russia, e a dire la verità anche per me. Capisco che l’Italia debba fare quello che la Nato, la Ue comandano, perché abbiamo una autonomia limitata, ma forse lo fa con troppo entusiasmo e questo sorprende il Cremlino, specialmente alla luce dei rapporti in passato molto buoni. Penso a Putin e a Berlusconi, che si frequentavano in vacanza, penso ai rapporti di amicizia, commerciali, quando ci fu il lockdown i primi a contribuire operando efficacemente per bonificare le Rsa furono i russi”, afferma Marco Bertolini all’Adnkronos. “Ritengo ci sia stato forse un eccesso di entusiasmo nell’abbracciare delle posizioni belligeranti da parte del nostro Paese – continua – che vanno, tra l’altro, anche contro i nostri interessi. Non parlo solo del gas ma anche del commercio, del turismo: abbiamo chiuso questi rubinetti e non so quanto ci faccia bene. Noi sicuramente dobbiamo supportare l’Ucraina, però dobbiamo sempre ricordarci il rapporto importante che abbiamo avuto con la Russia. Questa dovrebbe essere la nostra arma, la pregressa amicizia, l’affinità culturale che potrebbe cercare di portarli a un tavolo di negoziato. Abbiamo al contrario rinunciato a questa nostra tradizionale vocazione per usare toni bellicistici, toni, appunto, perché poi gli aiuti militari forniti sono stati decisamente relativi, considerate le condizioni precarie delle nostre forze armate dal punto di vista dei materiali”. (Fonte: Libero (https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/34597415/generale-marco-bertolini-italia-ricordati-russia-frase-choc.html))                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           “La nostra epoca verrà ricordata un giorno come quella in cui a parlare di guerra e scenari geopolitici si chiamavano in TV Nathalie Tocci, Marta Ottaviani e Iacopo Iacoboni, mentre i generali come Marco Bertolini e Fabio Mini finivano intervistati in decima pagina. Quando non venivano irrisi e sbeffeggiati da qualche scribacchino de Il Foglio. E i risultati, infatti, si vedono”. fonte del commento:( https://giubberosse.news/)