PRONTO CARABINIERI? IL MIO VICINO RUSSA TUTTA LA NOTTE BEN OLTRE LA SOGLIA DECIBEL CONSENTITA DALLA NORMATIVA, CAUSANDO UN “EMERGENZA ACUSTICA”!

BUONGIORNO E BUON INIZIO DI SETIMANA! quattro pensierini in libertà nel pezzo di oggi…                                                                                                                                                                                                                                                    SaraVi ricordate? Il rampollo del grande Vittorio Gasman? Divenne famoso anche perché in un giorno pandemico di ordinaria follia, telefonò ai carabinieri, perché un suo dirimpettaio osò affacciarsi al balcone senza la mitica museruola d’ordinanza obbligatoria! Chissà se in seguito alla nuova emergenza…(ormai sono la norma le emergenze; è la normalità ad essere eccezione), farà parlare di se con questo “simpatico” siparietto! Sul clima si è aperto prepotentemente il nuovo fronte; sappiamo che da anni i solti “buoni” giocano a manipolarlo, arrivando ad usarne i cambiamenti provocati, anche come arma. Il caldo? Prima o poi rifilano un altro siero magico! I disastri ambientali tipo Romagna? Colpa del cittadino ! Mica di chi aveva il compito di manutendere al territorio!  Da quelle parti è a rischio multe elevate fare un barbecue nel proprio giardino! Il condizionatore? Non ha portato la pace, perché contrariamente a quanto detto da Draghi “vuoi la pace o il condizionatore”? L’italiano ha scelto il condizionatore! Ed ancora:photo_2023-07-20_21-53-17                        Un paio di titoli di uno dei tanti megafoni di regime: “LaRepubblica” Ricordate che questa informazione e la stampa in genere, riceve migliaia di euro di contributi statali, nostri soldi, per raccontar balle! Non hanno paura di essere presi per il culo per quello che scribacchiano! “col caldo estivo del 2022, i contagi da starnuto si diffondono meno…col caldo dell’estate 2023 i contagi corrono e si diffondono! Ed il popolo? Manco se ne accorge, preso com’è dalle paure che gli scaraventano addosso per qualsiasi motivo! Tornando “all’emergenza climatica” riportiamo le testuali parole di un ministro  che ci eravamo tolti dai testicoli per un pò di anni, essendosi parcheggiato all’UE: 

Antonio Tajani nel corso del “pomposo e megalomane convegno tenutosiSchermata-2023-07-23-alle-18.06.55 ieri : “I grandi problemi che ci troviamo di fronte non sono soltanto quelli migratori perché dobbiamo risolvere la questione migratoria alla radice, dobbiamo confrontarci sulla grande questione del cambiamento climatico, della lotta al terrorismo, delle malattie, perché poi spesso i grandi trafficanti di essere umani sono gli stessi che trafficano in armi e in droga“, ha sottolineato il ministro degli Esteri.

Tra gli obiettivi della Conferenza, “l’impegno a perseguire i trafficanti di esseri umani, di aggiornare le legislazioni quando fossero carenti”.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                Ma che portento di ministro geniale annovera l’Italia! Ma perché non spiega che il traffico dei clandestini lo alimentiamo noi, elargendo miliardi di euro per contenere le partenze clandestine, ai governi fantoccio insediati con la benedizione dell’occidente buonista, e che per tornare a battere cassa, non devono far altro che far partire qualche barcone direzione Italia? Come mai pur menzionando i trafficanti d’armi non dice che al momento, la maggior fonte di questo traffico, sono le armi che continuiamo imperterriti a mandare, per giunta gratis in Ucraina?…Lo scrivono anche i maggiori giornali americani…noi?…noi no! E l’emergenza climatica? Perché non spiega che le guerre sono la maggior fonte di inquinamento;  e dove si usa sparare di tutto: dalle bombe a grappolo ai proiettili a base di uranio impoverito che causa cancro? Che vaste aeree di territorio vengono disseminate di mine antiuomo? MISTERO! Come un mistero è che l’ONU , organizzazione anch’essa di proprietà degli USA e schiavetti al seguito, ha autorizzato il Giappone a sversare in mare trilioni di ettolitri di acque radioattive derivanti dagli incidenti ripetuti alle centrali nucleari nipponiche? Qui non si tratta di inquinamento oltre il disastro? Per questo evento la spiegazione più logica, se guardi un attimino un pò più avanti, è che il Giappone è il  prezioso alleato-schiavetto per l’imminente guerra alla Cina, che Washington imporrà ai suoi sudditi Nato! Che dire: l’unica soluzione per la pace nel mondo è fare agli americani quello che loro fecero agli indiani d’America!…(p.s. la parola che manca ditela voi)! 

                                                 

Questo mondo fatto ormai di sopprusi ed oppressioni ha avuto il culo che nessun altra generazione è riuscita a supplire “quelli del 68”!

blob

E’ un “lupo morto”. L’occidente alla ricerca di un sostituto di Zelensky

Per l’Occidente, ormai Zelenskij è un “lupo morto”, scrive Vladimir Kornilov su RIA Novosti, e le iene non aspettano altro che il via libera euro-atlantico per banchettare sui suoi resti. Con la sorte toccata al capobranco kiplinghiano, si intende dire che le incrinature tra nazigolpista-capo e “democrazie” liberali si stanno approfondendo a vista d’occhio, così che, senza nemmeno aspettare che il summit NATO di Vilnius si raffreddasse, ecco che hanno immediatamente preso a farsi avanti i pretendenti a rimpiazzare l’ormai dato per spacciato “Akela” ucraino.

Sembra stiano per prender corpo gli slogan messi in piazza dal regime golpista – «Il summit NATO determinerà il destino dell’Ucraina e di Biden» – alla vigilia di Vilnius, ma non senso sperato: e il destino infausto sembra al momento riguardare più da vicino Vladimir Zelenskij. A Kiev, hanno cominciato a presentare il rifiuto al “Piano d’azione per l’adesione” come una specie di svolta: per anni, i golpisti hanno rimproverato l’Alleanza per il rifiuto di concedere il Piano, mentre ora proclamano agli ucraini «Guardate che successo! Ci hanno rifiutato il Piano!».

Dunque, la sorte a breve termine di Kiev era già scritta ben prima di Vilnius. Quello che nella capitale lituana ha provocato il “nobile sdegno” delle cancellerie occidentali, sono state le bravate e i sarcasmi di Zelenskij, in particolare nei confronti del Ministro della guerra britannico Ben Wallace (per altro, già in odore di dimissioni, ma per altre questioni) e delle sue parole su “NATO-Amazon” per le forniture di armi alla junta e la mancata “riconoscenza” golpista.

Nemmeno il tempo di riprender fiato, che subito la TV di Sua maestà manda in onda il redivivo ex golpista-capo Petro Porošenko, che si sgola nella più profonda gratitudine al governo britannico per l’assistenza militare: le parole di Wallace sono quelle «di un amico, una persona molto professionale e molto responsabile», ha snocciolato con le lacrime agli occhi il cioccolataio ex presidente-golpista.

Come non bastasse – Porošenko è pur sempre un ex; per ora fuori dai giochi – ecco l’uscita su Sky News dell’ambasciatore ucraino a Londra ed ex Ministro degli esteri di Zelenskij, Vadim Pristajko, che ha apertamente condannato il «malsano sarcasmo» di Zelenskij su Wallace. Ma le critiche non si sono limitate ai media britannici, osserva Kornilov: fiutando l’odore del sangue, gli sciacalli, finora in agguato, si sono subito lanciati sul capobranco: mentre Porošenko non lesina discorsi idrofobi sul completo fallimento della leadership ucraina a Vilnius, Julija Timošenko si dà ad attaccare Zelenskij e la sua squadra anche per il tentativo di legalizzare la cannabis. A giudicare da come si stiano muovendo in fretta gli avvoltoi, sinora abbastanza silenti, significa che considerano Zelenskij già un “lupo morto” e non aspettano altro che «il segnale dagli Shirkan occidentali per dare il avventarsi sul capo moribondo».

Intanto, proprio quegli “shirkan” occidentali ricorrono al pretesto della corruzione dilagante nell’Ucraina “democratica” (come se essa non sia immancabile sorella di tutte le “democrazie”, più o meno liberali che siano) o della carenza di «sani e robusti istituti democratici» (John Kirby, portavoce della Casa Bianca) per fare “melina” di fronte alle pretese di Kiev. In concreto, tanto a Vilnius, quanto al pressoché concomitante G7, è stato confermato che Kiev sarà assistita nel passaggio del suo esercito agli standard NATO, che rimangono congelati gli asset russi nei paesi del G7 finché Mosca «non risarcirà i danni arrecati all’Ucraina» e che gli stessi paesi forniranno «assistenza militare urgente all’Ucraina in caso di nuovo futuro conflitto con la Russia». Punto.

Ma, per quanto riguarda in concreto Vladimir Zelenskij, osserva Aleksandr Fidel’ su Al’ternativa, al golpista-capo hanno giocato un brutto tiro il suo «dilettantismo politico e la mentalità localistica, il tutto aggravato dalle “sostanze” sotto i cui effetti si trova in permanenza e che gli inibiscono un’adeguata percezione della realtà». Così che Zelenskij è prigioniero del proprio “ukrocentrismo”, della convinzione che l’Ucraina, “impegnata nella difesa dei valori occidentali”, sia molto importante per l’Occidente, che a sua volta è pronto a sostenerla nella lotta “contro l’aggressore russo” nell’interesse dell’Occidente collettivo. Ma, a Vilnius, l’attore d’avanspettacolo è stato riportato coi piedi per terra, ed è facile prevedere un suo forte calo di influenza sui comandi militari ucraini, già prima scettici nei confronti del comandante in capo e operanti direttamente con i comandi NATO; si assisterà presto a un brusco aumento delle critiche a Zelenskij, con campagne mediatiche contro di lui e a favore dei suoi avversari.

C’è una vecchia regola in diplomazia, nota Fidel’: un cambiamento di rotta comporta un cambiamento di timoniere; ora, «avendo subito una battuta d’arresto militare e non avendo opzioni per correggere la situazione, l’Occidente è pronto a cercare un compromesso, e questo implica la sostituzione del clown con una figura meno “tossica” per Mosca, che accetterà le condizioni concordate da Mosca e Washington per por fine al conflitto».

E la situazione è arrivata al punto che i “partner” occidentali, resisi conto che a Kiev non rimane molto tempo, hanno iniziato a batter cassa sui debiti golpisti, a partire dagli asset meglio liquidabili, come opere d’arte antiche, reliquie religiose, icone, finanche spoglie venerate. Il regime majdanista, nota il politologo Rostislav Iš?enko, aveva venduto la maggior parte delle proprietà pubbliche del paese già prima dell’inizio delle ostilità. Si sono acquisiti nuovi crediti a spese di ciò che rimaneva delle ricche terre nere e delle ultime imprese industriali non ancora vendute. Con la prevista asta per “Energoatom” e tutti i porti di Odessa, «è giunto il momento della resa dei conti e i creditori chiedono di saldare i debiti».

In ogni caso, qualunque degli sciacalli si aggiudichi il ruolo di capobranco e stante la situazione attuale, le prospettive per le masse ucraine sono quelle di una giungla euro-atlantica dominata dal Shere Khan di turno, ossequioso ai piani occidentali.

 

In questo video la spietata e veritiera analisi  Robert F.Kennedy Jr spiega accoratamente chi è veramente l’America! Chi è l’elite americana che per i suoi sporchi ed indicibili interessi e la fissazione ossessiva del “America first” non si ferma davanti a qualsiasi nefandezza. Uccidere un presidente che nel suo breve mandato si è opposto alla megalonamia degli uomini dell’apparato; per attaccare una nazione si autodistrugge le torri gemelle; oppure per chiudere i conti (secondo loro), dal momento che i conti non li chiude mai con nessuno, per incapacità militare, mista alla convenienza di presidiare le zone del mondo dove risiedono le risorse indispensabili per loro; vi ricordate questo signore che agitando una provetta di acqua sporca, convinse l’ONU a mettere il suo cappello per la seconda guerra in Iraq? powell__rt6430177_1762019-1024x794O quando anche senza mandato ONU decisero di bombardare la Serbia con gli schiavetti Nato (Italia in testa)? Bene: quella america non è cambiata! L’America non sa e non può cambiare…Con la sua candidatura Kennedy Jr sa di rischiare la propria vita, in caso di successo…allo stesso modo dello zio e del padre! Guardate ed ascoltate il video del suo discorso, a seguire dopo i due minuti sferzanti della Donato dedicati al parlamento europeo.

Robert F. Kennedy Jr: “Costruiamo un grande movimento per la pace”