Conservalo

Hai davvero un ricordo di me??? Dove inizia e in che punto finisce quel ricordo? Quando è apparso la prima volta? Sapresti descriverlo chiudendo gli occhi o è così lontano da vedere solo alcuni frammenti? Allora prova a definirlo, a descriverlo: bello, triste, allegro, spensierato, malinconico, estremamente sensuale. E’ il ricordo di una notte serena, delle parole sussurrate, delle promesse, di un momento, di tanti momenti, di mille brividi. Ma quanto dura poi, un ricordo? Il mio per esempio. Forse lo trovi in un attimo, nascosto tra quei brividi. Poco o tanto, quanto ci metti ad afferrarlo, a stringerlo a te e conservarlo? E’ questa la parte più difficile: conservare quel ricordo e non lasciarlo andare.

Mai.

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Passo dopo passo

Con le mie labbra, sfiorando le tue. Con la tua sensualità, facendola volteggiare. Stringendoti come un dolce uragano e accendendo la tua passione. Lo sguardo si illumina, il tuo respiro tocca la mia pelle e, mano nella mano, entriamo nel vortice del desiderio. Sento i battiti, i passi, respiro il tuo fiato e vedo le nostre anime danzare. Insieme ai nostri corpi. Voglio sedurti,

sempre di più.

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Tu

Tu, davanti allo specchio mentre osservi il tuo viso. Tu, con l’espressione persa tra i pensieri, con gli occhi che diventano sempre più grandi come grandi sono le tue fantasie. Tu, che segui il movimento dei capelli quando s’infrangono sul tuo collo come onde del mare. Tu, in ogni colore: il rosa della pelle, quello degli occhi, il rosso delle labbra. Labbra dischiuse quasi a prendere un respiro, che in un niente formano un sorriso. Furtivo, malizioso, quasi provocatorio. Tu, che con un dito nascondi il suo contorno, fermo lì, sospeso nel mezzo di un desiderio.

Quel desiderio che in un attimo ti assale

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Spiagge

Per me l’estate è qualcosa di più. Non è solo caldo, vacanze e mare. L’estate è un mondo nel mondo. Un mondo di ricordi. E’ quella parentesi aperta moltissimi anni fa, quando ero poco più di un ragazzino, e mai chiusa. E’ quell’inciso della mia vita che rileggo e mi emoziona ogni volta. L’estate è per me sinonimo di mille cose. E’ sinonimo di amicizia nata tra un ghiacciolo e una partita di calcetto, dove l’importante non era vincere ma correre e tuffarsi alla fine, come tanti pesci impanati di sabbia, in acqua.

E’ sinonimo di unione, quando intorno al falò si cantava e la chitarra suonava. Di amore. Dei tentativi maldestri di invitarla a giocare “a pallavolo”. Agli sfottò degli amici. Alle tante risate. Dei cugini venuti a trascorrere l’estate. Di gavettoni d’acqua ad oltranza. Di pomeriggi sdraiati in spiaggia aspettando la sera. Della doccia con il famoso “pino silvestre”. Insomma, ricordi che potrebbero durare giorni, anni. La fortuna in tutto questo è che oggi, dopo tanto tempo, questi ricordi posso ancora condividerli con molte delle persone che ho incontrato e conosciuto durante questa magnifica stagione.

Alcuni si sono persi, con altri il legame non si è mai rotto. Le nostre vite sono sicuramente cambiate, di anni ne sono passati, ma ogni volta ritrovarsi è bello, e basta poco, un pallone o una canzone, per rivivere in un attimo, in un flash, tutti quei meravigliosi momenti.

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