Quel che resta

Per tutte le volte che ti domandi se ti penso quanto mi pensi tu.

Se anche tu rimani impigliata nel tempo. Nelle ore. Ai momenti.

Quando ci si tocca con il pensiero, in un respiro mancato, nel buio che s’illumina.

Si può desiderare l’anima più del corpo e cercare quel desiderio solo da lontano?

O scegliere l’attesa, quella dell’attimo prima.

Quel fremito lasciato alla distanza. A non potersi sfiorare.

Distanti tanto da odiare il destino.

Al punto da cercare negli occhi di chi ci guarda il ricordo

e il profumo dei nostri desideri.

Stringerei i denti e affronterei il freddo

sapendo di ricevere ancora il tuo calore

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Le parole

All’improvviso ti accorgi che ci sono cose della tua vita che ti sorprendono. Come una vecchia fotografia tirata fuori da un cassetto. La tieni in mano, la guardi, osservi i colori un po’ sbiaditi e noti come, in alcune, le immagini ti portano indietro nel tempo. C’è il profumo della casa che riempie le narici e ti fa chiudere gli occhi. La finestra prima chiusa e poi spalancata, la luce che filtra dalle tende. I fiori sul balcone. Poi, lentamente, noti le parole che ti sorprendono. In quelle frasi, nei discorsi, nei pensieri scritti. Fino a trovare quella persona che ancora riesce a sorprenderti. Che ti tende la mano, che sa ascoltare, che sa capire. Quella che ti fa restare con la bocca socchiusa. Si, quella che ancora riesce a sorprenderti.

Forse perché, in fondo, anche tu riesci a sorprenderla.

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Quante volte?

Quante volte avete detto “ti amo”? Una, dieci, cento volte? Ora pensate: quante volte avete creduto in quel “ti amo”? Quante volte quel “ti amo” è stato percepito come la dimostrazione di un sentimento? Quante volte è bastato dirlo? Quante volte, invece, quel “ti amo” si è reso concreto? Quanti vuoti ha coperto col tempo?

Pensandoci, basterebbe stringersi, trovarsi, incontrarsi con le mani. 

Ogni giorno. Anche senza dirlo.

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Tra le dune di un deserto

Non abbandonate i vostri sogni. Non fatelo mai, per nessuna ragione al mondo. Piuttosto difendeteli. Da chi vuole portarveli via, da chi vuole sminuirli, da chi vi dice “tanto non ce la fai”. Non abbandonateli allo sconforto e alla delusione. Non farete altro che consumarli. I sogni vanno alimentati, perché vivono di coraggio, di forza, di spirito. I sogni non hanno paura perché vanno oltre la stessa paura, superandola. Viveteli e date loro del tempo senza smettere di cercarli. Cercateli senza sosta. Affrontate e sfidate tutti i deserti pur di trovarli. Forse non li troverete tutti ma fra i tanti, uno, quello che avete tra il cuore e l’anima,

sarà lì ad aspettarvi.

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