La musica nel cuore

“LASCIALI RIPOSARE”: IL NUOVO ATTESO SINGOLO DI PIERMATTEO CARATTONI


Dal 28 marzo in radio il nuovo singolo di Pier Matteo Carattoni, cantautore che inzia il suo progetto discografico nel 2010, quando, dopo svariate esperienze live ad apertura di band del calibro di Negrita, Aram quartet e Modena City Ramblers, pubblica il suo primo album dal titolo PAGINE STRAPPATE, su etichetta PMS Studio, seguito da un dvd omonimo. Dopo un secondo album, “San Tommaso nello Spazio”, Carattoni decide di dare un’impronta più moderna e più rock ai suoi brani, e inizia così, il progetto con i MALAURORA. Dopo esser stato scelto, nell’estate del 2017, da San Marino Comics per co-dirigere artisticamente Cartoon Cover Arena, un live di band e musicisti con repertorio esclusivamente dedicato alle sigle dei cartoni animati, alternando al ruolo di cantante quello di autore per la produzione LOTUS MUSIC, da quest’anno Carattoni, decide di proseguire la sua carriera solista, che ricomincia da questo nuovo singolo dal titolo “Lasciali Riposare” realizzato con un arrangiamento di quartetto d’archi e accompagnato da un videoclip ufficiale. Un brano con un testo di notevole profondità e attraversato da una sottile linea intimista che ripercorre l’universo interiore dell’artista, ma anche l’universo stesso di ognuno di noi, che diventiamo inconsapevolmente preda della malinconia dei nostri rimpianti. Rimpianti che si frappongono sulle nostre scelte e che ostacolano il nostro cammino, LASCIALI RIPOSARE è un invito a non lasciarci travolgere dai rimorsi, ma a scaraventarli a terra come resti di qualcosa che ora ha posto fine al suo percorso. Tutto questo può apparire a prima vista insensato ma, “Come a disegnare un senso scopri un universo dentro di te, Non sai se c’era prima, adesso c’è…”: come alle volte un significato che persiste dentro di noi, si aggroviglia con altri sensi, dando luogo a immagini che nemmeno noi riusciamo a comprendere, ma che si svelano a poco a poco…“Come a disegnare un senso svelano un immenso dentro l’oblio, Non so neanche se l’ho inventato io”. Sonia Bellin