Ecco qualche domanda rivolta a Luca Urbinati , che ha scelto come nome d’arte Lux, per distinguersi dai numerosi luca con lo stesso cognome presenti nella sua città…
Ciao Luca,
A proposito di questo, della tua città, ossia Rimini…Il singolo che proprio in queste settimane ascoltiamo in radio, parla proprio di questo,di questa splendida località balneare nella costa romagnola e, in particolare di una caratteristica che la contraddistingue, le Rotonde.
Si esatto…la canzone descrive il divertimento e l’allegria delle feste riminesi accostati all’ironica descrizione della nuova mobilità caratterizzata dalla forte presenza di Rotonde.
Non è la prima volta che in una canzone, viene fatto riferimento ad una città o ad un luogo, il quale ha qualcosa di specifico che ne richiama alla nostra mente ricordi, perché magari si tratta di un posto che visitavamo da piccoli o perché, nel momento in cui siamo stati lì, ci ha fatto apprezzare delle bellezze paesaggistiche che poi avvertiamo l’esigenza do trasferire in un brano; pensiamo a “Riccione” dei Giornalisti, altro tormentone estivo e altra città romagnola simbolo del divertimento, ma pensiamo anche a “Napule è” di Pino Daniele, e a “Roma Capoccia” di Antonello Venditti che rendono omaggio alla loro terra d’origine.
Esatto…Questa canzone si contraddistingue però grazie ad un inusuale descrizione pop-ironica della città, concentrandosi sulle Rotonde e abitudini.
Dopo “Natale vegano”, “LE ROTONDE DI RIMINI”, dove nel testo ti accingi ad un linguaggio chiaro e diretto, dove prendi di mira quei buoni propositi che tutti sono bravi a proporsi ma mai a realizzare, e dove l’ironia è il veicolo principale, che ci trasporta da un capo all’altro di questo ritmo spassoso…
Cerco sempre di trovare un punto di vista diverso, simpatico, da cui descrivere le cose. Il mio obbiettivo è descrivere e raccontare in modo non scontato, ma sempre semplice,magari strappando un sorriso.
Da questo concetto di Pop-ironico sono nate queste due canzoni…
Com’ è stato detto, “Le rotonde di Rimini”, nella sua semplicità, è un brano che difficilmente non resta nella testa di chi lo ascolta, la voglia di canticchiarlo ti assale come le onde che si intravedono nel video colorato e solare che accompagna la canzone.. è forse questa commistione di elementi, a far si che un tormentone diventi tale?
Spero proprio di sì, ho cercato di creare una canzone coinvolgente nella quale in molti potessero riconoscersi e con cui tutti potessero fare un sorrisino ascoltandola. Un ritornello carico è semplice che potesse rimanere in testa e un pizzico di allegria e libertà.
Quali sono ora i tuoi progetti? C’è un album in cantiere, alcuni eventi in cui ti esibirai dal vivo…Concorsi a cui magari hai intenzione di partecipare?
Sto continuando a produrre i miei brani e al momento sto decidendo quale proporre dopo Rimini. Ne ho diversi già pronti a dire il vero,ma vorrei completare il pezzo su cui sto lavorando proprio ora e lanciarlo appena pronto. Amo fare le cose un po’ all’ultimo secondo.
L’album arriverà in seguito, ho già in mente come costruirlo ed organizzarlo, mi mancano dei dettagli e devo preparare il pubblico, perché ci saranno anche pezzi più seri, sempre con il mio linguaggio diretto, ma più profondi.
Dopo una canzone sull’estate e una sul Natale…hai pensato a qualche altra festività a cui dedicare un brano …? Sei giovane, ma già con le idee chiare…sogni nel cassetto?
Mi piacerebbe farne una sul San Valentino in realtà, visto dal mio punto di vista, deciderò se è il caso di proporla quest’anno, il prossimo o magari non proporla proprio… ahahah
Sono uno veramente pieno di sogni del cassetto, ho dovuto comprare cassetti più grossi.
Riguardo il mio progetto musicale nell’immediato, ho intenzione di allargare il mio pubblico trattando temi più ampi e scegliendo collaboratori che possano aiutarmi con la loro esperienza in quello che al momento faccio da solo. Un obbiettivo per l’anno prossimo è la collaborazione con alcuni personaggi del mondo musicale già affermati, vediamo se andrà in porto!
Sonia Bellin