La musica nel cuore

BERT ESORDISCE CON “NEI TUOI OCCHI”


Nei tuoi occhi ho messo le radici...ci ho trovato casa resto li che dici?…Vedi questa tavola è per me e te…Sul piatto c’è il mio cuore, tutto il mio amore”.

Non soltanto ci accorgiamo della poeticità avviluppata dentro una parola come “radici”, che ridesta tutti i legami che affondano in profondità, permettendoci di restare saldi ai nostri ideali, Bert approfondisce ancora di più il suo messaggio, che si concretizza attraverso l’immagine più vicina alla quotidianità: una tavola. Il gesto di mangiare, diventa quel nutrimento d’amore di cui un essere umano ha bisogno incondizionatamente, ecco che cosa ci sta comunicando Bert, al secolo Massimo Bartolo con il suo singolo d’esordio dal titolo “NEI TUOI OCCHI”:“Sono gli interessi comuni che legano le persone”, se non si hanno cose da condividere, ogni rapporto sbocca nella mera superficialità…non si tratta più di una relazione che posa su alcuni punti saldi, “Le radici”, aspetti che ci legano indissolubilmente all’altra persona, ma anche a noi stessi, permettendoci di crescere e di migliorare, di scoprire lati di noi che non conoscevamo abbastanza.

Spontaneità…uno sfogo interiore che, sopito da tempo, si ritrova a liberarsi tra l’armonia musicale…le canzoni di Bert sembrano essere un suggello dettato dalla sua anima.. tutto l’assimilare di sentimenti, emozioni, si ripercuote su se stesso, si sedimenta, per prendere la forma di parole che nello scaturire così spontaneamente…nell’essere così autenticamente vere, si dirigono verso chi, prestandogli ascolto, può ritrovare anche quel se stesso che la sensibilità di un essere umano, nel momento in cui si guarda dentro, in qualche modo, coglie.

Perché anche la sofferenza, non solo quella interiore - quella che Bert ha sperimentato dopo una lunga storia d’amore che però ha visto porsi davanti la parola “Fine”- ma lo stesso cammino sofferto della prima canzone scritta, qual è stata la difficoltà nel trovare un arrangiatore per incidere il pezzo ..tutto questo abbattimento, ha posto le basi per una crescita artistica di chi ora si ritrova a percorrere a ritroso quello che è stato… una storia che ha dato l’occasione e la possibilità ad una persona di maturare, di capire meglio chi era.

E nonostante tutto il dolore per una storia finita e poi la sofferenza per la fatica, nonostante le porte chiuse in faccia nel tentativo di superarla attraverso quell’unico mezzo -la musica- che Bert sentiva come sua unica ancora di salvezza, con possibilità di poter esorcizzare tutto questo, Bert non si è dato per vinta: nel momento in cui la tua fermezza nel credere in qualcosa è così forte, infatti, niente può fermarti…nessun ostacolo che si pone davanti a questo tuo percorso ti blocca il cammino, perché trovi sempre quella via, quel tracciato che magari non avevi preso in considerazione ma che poi si rivela quello appropriato, quello che ti ha portato dove sei ora e che ti ha fatto ricredere in te stesso, ancora più di prima; allora capita che ti guardi indietro, come ha fatto Bert, e pensi che tutto il dolore, tutto questo soffrire...tutte quelle strade che ti hanno fatto scivolare su un percorso incerto, non erano strade senza uscita o sbagliate, perché sono pur sempre le strade della tua vita, artistica e personale, che si congiungono poi insieme aprendone sempre di nuove e sconosciute..

Sonia Bellin