La musica nel cuore

INTERVISTA A TIZIANO BAK BACARANI!!!


Ormai  da qualche settimana in radio, sentiamo fra le onde delle varie emittenti, il nuovo singolo di Tiziano Bak Bacarani, artista poliedrico che, nel spostarsi tra un genere e l’altro, anche completamente diversi, dimostra sempre una precisa e puntuale preparazione tecnica e, perché no, anche in quest’ultimo singolo, la sua capacità di inventiva per adeguarsi all’attuale panorama musicale, radiofonico soprattutto, sapendosi però distinguere e apportare il proprio stile.

Benvenuto Tiziano, innanzittutto, parlaci di questo tuo ultimo singolo, dal titolo quasi goliardico potremmo azzardare, ovvero “Compagni di sbronze”…

La canzone “Compagni di sbronze” è nata leggendo il racconto di ordinaria follia “Compagno di sbronza” di Charles Bukowski, autore americano di origini tedesche, definito maledetto nonché ubriacone, che adoro e dalle cui opere, spesso, ho trovato ispirazione per le mie canzoni.

Ad esempio “Charly dal whisky facile” il mio primo singolo uscito ad aprile 2017 è una canzone, appunto, dedicata a questo grande scrittore.  

Compagni di sbronze” prosegue nel solco tracciato da “Charly dal whisky facile”, narrando di storie notturne di amici, alcool e donne, spesso desiderate e “migliorate” nell’aspetto a causa, appunto dei fumi dell’alcool oppure di donne furbe e scaltre che facendosi credere facili, ingannano l’intera banda di amici, facendosi offrire da bere e, quindi, sottraendo loro tutti i soldi, senza, poi, concedersi.   

Alla fine hai ragione tu, l’idea di questa canzone è appunto quella della goliardia fra amici che vanno a ballare con l’intento di cuccare ed alla fine, come sempre, tornano a casa “cornuti e mazziati”.

 

Si tratta di uno stile, come ricordato in apertura, originale, ma che non disdegna uno sguardo alla musica contemporanea…da dove è nata l’ispirazione del brano e come ti rappresenta?

Come detto l’ispirazione per quanto riguarda l’idea ed il testo è nata da una storia di ordinaria follia di Bukowski; per quanto riguarda, invece, la parte musicale, si tratta di una canzone che abbraccia diversi generi musicali, dal blues al soul per finire al funky ed anche allo swing. Io di solito non amo suddividere le canzoni per generi musicali anche perché a mio parere, esistono solo due generi musicali: le canzoni belle e le canzoni brutte ma capisco che il sistema e soprattutto i discografici amano “catalogare” le canzoni in base, appunto, al genere musicale. A livello musicale mi rappresenta perché le mie origini musicali provengono dal blues, dal soul, dallo swing, mi hanno sempre fatto impazzire i ritmi terzinati e le intenzioni “shuffle” e del resto, come diceva il grande “Prince”: tutto nasce dal blues, o come ha più volte affermato l’altro grande artista “Zucchero”: c’è sempre un po’ di blues in fondo al cuore.

 

Il tuo è un genere che non ha un solo riferimento, ma svariati…come commistioni le diverse sfunature sonore che poi riverirsi in musica?

Esatto. Mi piace pensare che le mie canzoni, come detto, ricordino diversi generi musicali soprattutto riferiti alle origini, al jazz, al blues, in definitiva alla “Black music”. In realtà non ho un vero e proprio sistema per fondere le varie sfumature sonore che riverso nelle mie canzoni. Mi spiego: non è che penso ora compongo una canzone blues, ora ne compongo una jazz con sfumature soul e via dicendo….Compongo mettendo su carta ciò che mi arriva dal cuore senza pensarci tanto su e soltanto dopo, quando riascolto la nuova creazione, magari mi accorgo che abbraccia questo e/o quel genere musicale.   

Inizialmente ti dedicavi alle cover in una tribute band…quanto è importante per un artista l’esprimere se stessi attraverso una canzone e quindi, cantare brani propri? Com’è stato il passaggio dall’uno all’altro ambito e perché, hai deciso poi di intraprendere la strada del cantautore?

In realtà io ho iniziato giovanissimo a suonare, cantare e comporre musica come autore e compositore di brani inediti, sia come solista, che come bassista della prima band del grande Vinicio Capossela ed altri grandi amici e musicisti, come Marcello Medici, Maurizio Meglioli, Rommel, cioè gli Hurricane. Poi a causa del servizio militare ho lasciato gli “Hurricane”.Mi sono quindi dedicato alla carriera solista partecipando a vari festival di Castrocaro ed anche alle selezioni di Sanremo Giovani e soltanto dopo, ho fatto il “frontman” in diverse cover band dell’Emilia-Romagna, suonando e cantando canzoni di altri autori famosi in parecchi locali pieni di gente che mangiava, ballava con luci e fumo di sigaretta che quasi ti soffocava. Questa è stata la mia “gavetta”, ci siamo fatti migliaia di kilometri ed un discreto  “mazzo”; per anni io ed i miei compagni di avventura a caricare, scaricare strumenti ed attrezzature, a suonare fino a tarda ora, spesso senza essere neanche pagati e dovendo, poi, andare in ufficio od al lavoro dopo poche ore, quindi passando diverse notti insonni.Tra concerto e viaggio, due ore di sonno, poi, una doccia, e via, giacca e cravatta in ufficio come se avessi guardato la Tv e poi dormito per otto ore. Poi mi sono preso una pausa di riflessione di diversi anni ed ora eccomi di nuovo qui, come dice il Liga: su e giù da un palco!

Questo singolo farà parte di un album?

Si, farà parte dell’album che sto realizzando con l’aiuto del mio amico discografico Paolo Martorana ed altri amici musicisti e che si chiamerà “Assenzio Blues”, del quale tra l’altro a breve, uscirà anche il nuovo singolo e title track che conterrà tutta una serie di storie di ordinaria follia vissute e scritte dal sottoscritto; eracconterà le vicende di personaggi che mi piace pensare essere personaggi teatrali come una tale Domitilla, un tale Gastone, un tale Charly….e così via.

 

Altri progetti futuri…?Ad esempio un tour in cui gli ascoltatori possano sentirti live….?

Progetti futuri ne ho un sacco, non basterebbero dieci interviste per dirteli, a partire dai prossimi album che comporrò, dalle collaborazioni con artisti più o meno famosi che mi stuzzicherebbe fare… Dal tour che mi appresto ad organizzare a breve assieme alla produzione ed ai musicisti che mi accompagneranno e che dovrebbe vedere la luce nel 2019 e che dovrebbe coinvolgere, inizialmente, soprattutto locali dell’Emilia-Romagna, perciò invito tutti gli amici a seguirmi e li aspetto “on tour”! Stay tuned!

Sonia Bellin