La musica nel cuore

TRA LE VERTIGINI DEL MARE….


Dopo settimane di rotazione radiofonica, mi sono ritrovata ad intervistare un duo musicale che si sta facendo particolarmente notare nel panorama indipendente italiano. Si tratta delle Vertigini Acustiche, un duo- per quei pochi che ancora non li conoscono- composto da Antonio Riccioluti e Ramona Leoni e che sono ritornati in radio con il singolo intitolato “FOR THE LOVE OF THE SEA”. Dopo “CANE PARTICOLARE” la cui intensità concettuale ci invitava a scavare nel profondo dell’anima umana, eccoli che si presentano questa volta con un brano scritto in lingua inglese, la cui scelta ricade proprio sulla volontà espressiva del testo, più che sul fatto di dare una patina di internazionalità ad una realtà che comunque, nonostante sia ben radicata nel terreno musicale italiano, ha tutte le carte in regola per emigrare anche all’estero. Tuttavia, se non per questo ultimo brano, ma per il precedente, per tutti gli anglofoni, sarebbe davvero un peccato non poter apprezzare il testo di “Cane particolare” e il suo legame con FOR THE LOVE OF THE SEA. E’ naturale che l’amore sia il tema centrale di entrambi, ma non è solo questo a collegare le due canzoni…si tratta di qualcosa di più profondo e che ha a che fare con l’attesa. Questo chiedersi in che cosa consista l’amore e quale sia il nesso che la muova, aveva infatti portato ad identificare l’amore con il “saper aspettare” e con tutto quello che concerne l’aspettativa. Ecco che quindi che, se in “Cane particolare” l’attenzione era focalizzata sull’attesa dell’altro, in “FOR THE LOVE OF THE SEA” si parla più del senso di attesa verso un’occasione, verso qualcosa che ci porta alla riva opposta, dal momento che è li che siamo, mentre osserviamo il mare. Il fascino di questa componente naturale deve aver colpito molto le Vertigini Acustiche, che le hanno riservato addirittura un’aurea sacrale, per mezzo del protagonista del brano, il quale sembra rivolgere a questo delle preghiere; un’immagine che per quanto possa sembrare irreale, si avvicina a quella di tanta letteratura prodotta su tale argomento e sul senso di infinità che il mare ci dà, per non parlare dell’acqua e di tutto il simbolismo religioso che questa assume. Indagine dell’animo umano, sentimenti messi a fuoco, emozioni scaturite da un‘immagine…tutto questo è il mondo delle Vertigine Acustiche, più che una scommessa, una realtà musicale che nonostante sia ancora agli esordi, ha già dato prova di grande capacità di immersione nelle varie sfumature sonore e letterali…aspetteremo con ansia il nuovo album, di cui Antonio ci ha già anticipato essere un concept ….perchè di sicuro sarà molto di più….

Sonia Bellin