La musica nel cuore

Netri e i Laredo


Parte da lontano il progetto Netri e i Laredo, grazie alla collaborazione tra il cantautore Riccardo Netri e i musicisti Simone Manescalchi, Daniele Bulleri e Roberto Ferretti, preziosi compagni di strada con alle spalle importanti frequentazioni in ambito rock nazionale. L’album che segna il debutto ufficiale della band si intitola “Sogni di periferia” ed è pubblicato dall’etichetta indipendente Latlantide. Dicevamo che parte da lontano, perché la gestazione del disco comincia qualche anno fa, a partire dal 2015. Le dodici tracce dell’album esprimono una ricerca espressiva e musicale personale, consolidata anche attraverso il passaggio e la partecipazione ad importanti eventi rock della scena musicale italiana.  Rock muscolare ed energico, senza fronzoli e ripensamenti, cantato con bella energia dalla voce particolare di Riccardo Netri, voce melodica e dai toni alti, che riesce a creare una strana alchimia espressiva attraverso chiaroscuri inusuali e interessanti. É un album sincero questo di Netri e i Laredo, che proprio come la scelta del titolo, mette a nudo la vita con un’angolazione laterale. Si raccontano storie di periferia espresse nella loro essenzialità, senza sovrastrutture e con un certo disincanto. Storie che esprimono la difficoltà del vivere e la fatica nel lasciare dietro di sé ogni forma di dipendenza “Per niente facile”, e dove il taglio con il passato fa i conti con la voglia di ripartire “La pioggia d’estate”. Spazi urbani periferici in cui lo sguardo cinico del protagonista non fa sconti e non rassicura, “Nel mio monolocale” e “Il film lo facciamo noi”. Scenari in cui l’ipocrisia imperante è sempre pronta al giudizio, in cui la vita è vissuta di riflesso e quindi… “non è colpa mia se per tirare a campare ti devi dare… non è colpa mia se sei nata in periferia…” dal brano “Non è colpa del rock”. O ancora “Sono una star” con un bel ritornello energico, dedicata non senza polemica alla conquista di facili illusioni a pagamento e la rivendicazione di poter costruire da soli, con forza e sudore, la propria fortuna. Lavoro interessante, con arrangiamenti forse già sentiti ma sempre vitali, e soprattutto, suonato benissimo. La band ha gran bel tiro e forza, chi avrà voglia di seguirli dal vivo ne apprezzerà espressività e tecnica. Buon ascolto. Davide Zurma