Nihil ulterius

L’uomo prudente è preso alla sprovvista,obbligato in fretta e furia ad allestire la sua fine,a crepare non importa come;supplicando il signor carnefice di accordargli una brevissima proroga ,felice della tregua più miserabile ,quando la grazia,o piuttosto l’elemosina l’elemosina di questa tregua gli è stata concessa.Il più previsto degli avvenimenti è paradossalmente il più imprevedibile;e nemmeno l’età può fare qualcosa ,poichè i vecchi sono in questo uguali ai giovani,incalzati dall’urgenza,sorpresi come se fosse per sbaglio,forzati a morire alla meno peggio ,cone se non avessero veduto il tempo di veder arrivare la fine.A ogni età si manca la propria fine! Per quanto vecchi si sia si muore sempre troppo presto: in questo senso la fine è sempre prematura.L’uomo affronta obbligatoriamente la morte in uno stato d’improvvisazione o di impreparazione:il carattere repentino della morte è,alla lettera,estemporaneo poichè l’occorenza dell’ultimo minuto elude ogni temporeggiamento.L’urgenza che l’imminenza ci imporrebbe è dunque una causa di sgomento.La scadenza lontana diventa minaccia prossima ,l’avvenire chimerico fissato a domani mattina :basta questo per farci provare la vertigine .Quando l’evento della morte ,che è fatto per avvenire in generale,ma in maniera indeterminata ,deve aver luogo a una data precisa ,la disperazione s’impossessa dell’uomo:è il caso dei condannati a morte torturati dalla mostruosa disumana precisione;tutti gli uomini sono mortali,Pietro è un uomo ma non ne segue che debba morire mercoledì prossimo ,ne segue che Pietro morirà un giorno o l’altro,preferibilmente l’altro.

Nihil ulteriusultima modifica: 2018-11-21T18:51:27+01:00da domeniconipaolo