Memento mori

Chi muore promette di dar conto di sè ai vivi. Voglio rivedere il prodigio dell’aurorache non ho mai contemplato senza un segreto palpito di gioa.Ginestre e lentischi si riconoscono di notte dal profumo;la primavera brucia come l’estate da far mancare il respiro.Il bagliore dei lampi d’un temporale illumina la pianura.Ho orrore del tempo e un’indifferenza totale per il futuro.La morte può diventare una forma estrema di devozione , un ultimo dono che fa aprire un sorriso in confronto al quale la luminosità dell’aurora è ben poca cosa.Il pericolo assume sempre aspetti divini ma bisogna semplificare la vita riducendola solo a ciò che è essenziale. Cerco d’evitare una figura magica e senza vita,il suo sguardo fisso ferma il sangue e tramuta gli uomini in pietra.Una mano amorosa ha chiuso gli occhi di un morto.Se si vuole che due s’amino basta separarli! Lei portatela a sud, lui al nord estremo ,fateli vivere dentro una bolla di sapone .Niente artigli,non credere mai ai propri occhi:quello che fisso non sono che abbozzi e mi preparo a rompere la clessidra.So troppo il vivere del mondo per litigare: giovani e vecchi tutti marciremo! La tera si schiude a inghiotterci tutti quanti.Stiamo sulla terra come insetti in sciame fitto:va con chi conta per fare strada e nel percorso fiuta gesuiti;pesca bene in acque torbide e vedi il devoto mescolarsi ai diavoli.Tutti saltabeccano e fanno quello che possono:chi è zopo saltella ,chi è goffo sgambetta e all’esito non badano.Gli uomini si odiano forte tra loro e si ammazzano di gusto,critica e dubbio non riescono a confonderli: sarà pur qualcosa il diavolo se i diavoli esistono.Se l’uomo è tutto questo è proprio matto,quel che accade lo tormenta e assai lo amareggia,sotto i piedi sente che se ne va la terra.Se ci sono i diavoli ci sono anche i buoni spiriti.L’uomo segue fuochi fatui e si crede prossimo al tesoro,non è portato più dai piedi  ma si muove a testa in giù.Una stella prende lo slancio e sis tende tra l’erba ,nessuno la rialza.Lo spirito ci dona le ali per seguire tenui tracce nel cielo tra cortei di nuvole e veli di bruma;brezza alle fronde e vento alle canne così tutto svanisce.La vendetta apre le sue braccia e precipita in fondo alle tenebre e riempie grandi secchi di sangue e lacrime dei morti.Il demonio fa buchi segreti in questo abisso e fa rianimare le sue vittime per spremerle ancora.L’odio è un ubriaco in fondo a una caverna che sente rinascere la sete ma è condannato a non potersi mai addormentare solo la tavola ,rimane sempre presente a se stesso e pronto all’azione.

Memento moriultima modifica: 2018-12-11T17:40:39+01:00da domeniconipaolo