16\01\2019

Una serpe indugia al chiaro di luna e mi bisbiglia cose eterne all’orecchio, qui ci sono già stato,per questa orrida via ci tornerò in eterno.Nella profonda mezzanotte anche i cani credono agli spettri ,la luna piena è già salita sul tetto della casa.Tutto ritorna, il Bene e il Male,non ci si può sottrarre a questa eterna malinconia.Inevitabilmente si muore quindi non voglio una vita migliore ma sempre identica a se stessa così da non perdere niente.Vince sempre acuto sentimento della morte allora è sciocco dire sì alla vita,creare nuovi valori ,l’atteggiamento nei confronti degli eventi è sempre ossequiante:la volontà eternamente rimbomba in uno spazio vuoto .L’avvento del nuovo è l’illusione delle illusioni e l’uomo non è altro che un cane invecchiato alla catena che con malcelata gioia avverte il passare del tempo distruttore che lo conduce alla fine del supplizio della vita ,alla fine dell’esserci presente quotidiano.L’uomo gode della caducità di tutte le cose e non sopporta chi vuole dispiegare nella ruota del tempo tutti i suoi molteplici ego.L’uomo del risentimento secerne il suo declino e lo desidera come punizione destinata a tutti.Si può solo rendere veemente questo declino e non intralciarlo o arginarlo.Tale decadenza umana emana una fosforescenza che illumina l’esistenza.Non si può curvare la parabola del destino e trasformarla in cerchio,così l’esistenza non diventa incerta ed inadeguata ma si fa consapevole della sua natura ondeggiante e pericolante così l’uomo non si fa essere evanescente ma solido come la morte.Tutto comincia dal cos e dalla mancanza di senso ,l’uomo agisce per costruire un ordine e per darsi un senso .La maggior parte del tempo viviamo esteriormente a noi stessi e per il mondo esteriore ,ne scaturisce un’unità multipla o una molteplicità unica cioè esperiamo noi stessi come una continuità.L’essere immobile è una astrazione ,appartiene a una temporalità astratta .Dalla coincidenza del nostro io con se stesso nasce la vita della coscienza ,la creazione di sè da parte di sè.Un impulso unico permea la vita che procede sempre impetuosamente in avanti in uno zampillare costante di nuova imprevedibile spontaneità.Nel corso della vita noi scegliamo incessantemente e incessantemente abbandoniamo molte cose;la strada che percorriamo nel tempo è coperta dalle macerie di tutto ciò che cominciavamo a essere ,di tutto ciò che avremmo voluto essere o potevamo diventare cioè il passato ci segue come un’ombra con il reale che è e sarà sempre più ampio dell’attuale.

16\01\2019ultima modifica: 2019-01-16T17:15:37+01:00da domeniconipaolo