04\04\2019

Salivo il sentiero tra le ombre del bosco ,s’intravedeva tra le foglie il barlume del cielo.Avevo adosso un gran freddo ,pensai che un giorno avrei dovuto tornarci:tutto ciò che è stato sarà ancora.Pensavo a quel gelo, a quel vuoto che avevo traversato e che mi portavo nelle ossa e nel sangue ,valeva la pena rivivere ancora?Ci pensai e intravidi il barlume del giorno,allora dissi:”Sia finita” e mi voltai ;ella scomparve come si spegne una candela ,sentii un cigolio come d’un topo che si salva.Solo chi è innamorato varca le porte del nulla ed è tradito dal destino.Un uomo non sa che farsi della morte ,colei che ho pianto era una stagione della vita.Io cercavo un passato che non so ,l’ho capito tra i morti mentre cantavo il mio canto.Ho visto le ombre irrigidirsi e guardare il vuoto,ho sentito i lamenti cessare:ho capito che i morti non sono più nulla.Il dolore stravolge ed induce a rivolere il passato.Tremo giorno e notte e non so che cosa è il nulla.Cantando posso riavere il passato che ho respinto e distrutto.Salendo il sentiero il passato svaniva ,si faceva ricordo,sapeva di morte .Quando mi giunse la prima scaglia di cielo trasalii come un ragazzo,felice e incredulo,trasalii per me solo,per il mondo dei vivi.La stagione che avevo cercato era là in quel barlume .

04\04\2019ultima modifica: 2019-04-04T16:37:31+02:00da domeniconipaolo