03\04\2019

Una meraviglia ci prende percorrendo le vie dell’anima,incontrando lo straniero che è in noi gemma incastonata nel quotidiano.Le esperienze significative si difendono dall’ingerenza della banalità ritagliandosi delle riserve di senso;ogni emozione è decostruita e ritessuta a un diverso livello di complessità.Il corpo umano sta all’anima come la cornice sta al quadro:definisce e distingue un altro spazio e un altro tempo separato dal mondo.La vita è uno spreco sontuoso ,è un evento fatto di infinite possibilità e occasioni per affermare se stessi.Tutto ciò che rimane inesplorato,inespresso in vita forma un corteo trionfante e genera una fila di vinti.La tecnica domina la periferia della vita strappando le attività spirituali al diretto controllo del soggetto,si dissolvono i contenuti solidi:l’indeterminato domina l’esistenza.La libertà assume la forma simbolica del denaro perchè il denaro è virtualmente tutte le cose,l’epitome di ogni desiderio ma non produce,necessariamente,maggior benessere.Il concetto più alto paga il prezzo di comprendere il vuoto del suo contenuto,questo in particolare si realizza nel concetto di denaro.Il mondo è un repertorio di possibilità abortite ,di aspettative deluse.Non si trova nulla di definitivo al centro dell’anima allora l’individuo si rivolge al marginale così la parte acquista maggior valore rispetto al tutto:l’individuo aspira a essere una totalità ma è solo na parte del tutto e può concedersi soltanto un ruolo secondario in questo tutto. Dovremmo imparare a vivere trattenendo il respiro ,dovremmo imparare a coagulare il corso del tempo;impare a vivere nell’eternità ci è consentito morendo.Impariamo a liberarci dalle catene del mondo senza sfuggirlo ma con la consapevolezza di non appartenere interamente a questo mondo,intuire che la propria coscienza ha la natura di una monade ,che la propria identità si fonda sulla volontà.Dobbiamo acquisire l’arte di situarci al di là della vita giacchè la vita è ogni meta che ci prefiggiamo:la realtà vera è nella derealizzazione.Ci allontaniamo giorno per giorno da questa vita intimamente avvertita come accidentale riassumendo in noi stessi più vite possibili.Osserviamo la vita attraverso lo specchio deformante dell’anima che modifica i contenuti banali dell’esistenza ,si ottiene così un’aplificazione grottesca dell’esperienza quotidiana ,della vita consueta:le modificazioni che avvengono in noi nel corso della nostra vita fra la nascita e la morte sono più lontane l’una dall’altra di quanto siano fra loro lontane l’esistenza umana e quella animale.

02\04\2019

La paura è non fare quello che debbo fare,pietà e paura sono l’uomo,non c’è altro.Ogni istante che passa il supplizio è continuo ,non so risolvere a passare quell’istante e mettermi dietro alle spalle la vita sofferta.Il mondo è vecchio e nel mondo ogni coa ha un destino.Un mondo senza dio è il mondo dei mostri e del caos,è il mondo di lotta e di sangue,in quel mondo non c’è cosa che valga che non sia titanica;è un mondo di rupi.Tutti gli uomini hanno una rupe ,solo dio non ha la sua rupe e ride davanti al destino,Il vittorioso è sempre un dio finchè l’uomo titanico combatte può ridere e piangere:questa è la vittoria che il destino ci consente.Una vittoria è una pietà che si fa gesto che salva gli altri:ciascuno lavora per gli altri sotto la legge del destino.Non sarei un mortale se sapessi il destino:non so nulla e ho già fatto ogni cosa.Non si uccidono i mostri,non lo può nemmeno Dio.La legge del mondo prevede che non si libera nessuno se per lui non si versa sangue.In questo mondo nato dal caos regna una legge di giustizia ,la pietà,la paura e il coraggio sono solo strumenti,nulla si fa che non ritorni.La morte è entrata in questo mondo con Dio,quando i mortali non ne avranno più paura Dio sparirà,ritorneranno i sassi e le selve :quel che è stato sarà.Sono solo un nome non altroche ha stagioni cme i campi e la terra ed essere mortale o immortale non conterà più.