30 maggio 2020

L’uomo ha dei canini, stiamo attenti a non provocare in lui l’istinto carnivoro e feroce. La civiltà è una mano di vernice sottile sotto la quale si trovano ancora intatti gli istinti e le passioni primitive dell’animale-uomo i cui caratteri si trasmettono ereditariamente come destino che attraversa le generazioni , se ne deduce che per conservare la civiltà è necessario l’uso della forza : il brigante è sempre pronto ad uscire dalla caverna del nostro cuore.

La normalità è la vittoria contro le potenze della disgregzione ,essa è un composto estremamente labile.

Il centro dell’Io è vuoto e disabitato, siamo ignoti a noi stessi.Quel che siamo è soltanto arginamento di allucinazioni e deliri; alla fine della vita di se stessi non resta che un pallido ricordo . La presenza a se stessi non è il presupposto della verità,siamo abbandonati ad una deriva esistenziale . Il senso e l’ordine sono strumenti di sopravvivenza della specie ,sono cioè una benefica illusione.

29maggio2020

La dissoluzione e la labilità sono il destino sia degli organismi biologici che delle società umane complesse.

Quando un organismo o una società si trovano davanti a sfide che non riescono a risolvere grazie ad un incremento di differenziazione evolutiva regrediscono cioè ogni organismo animale o sociale che è incapace di svilupparsi ulteriormente è condannato a regredire a stadi precedentemente attraversati cioè il passato è più forte del presente e condiziona lo svolgersi degli eventi organici,psichici e sociali.

La maggior parte di noi stessi resta al di fuori della nostra portata e l’io visibile è incomparabilmente più piccolo dell’io oscuro.

L’allucinazione non è una percezione esteriore falsa quanto piuttosto la percezione esteriore è una allucinazione vera cioè ogni percezione è una proiezione.

La realtà è ciò che rimane dopo il duro lavoro della ragione che ci conduce da deliri scomposti a ragionamenti sufficientemente ordinati: allucinazioni e deliri precedono sempre la ragione ,in principio è sempre il caos.L’intelligenza è un delirio addormentato,filogeneticamente la follia precede la salute mentale come l’allucinazione il senso della realtà.La conquista della razionalità è sempre provvisoria.Di fronte a difficoltà insuperabili l’anima sprofonda nella sua condizione originaria che è quella filogeneticamente dell’umanità delle origini.Scendendo negli abissi della follia l’uomo civilizzato riscopre in sè la belva umana.

27maggio2020

L’uomo è un candidato al Nulla.

Posso pensarmi ma non conoscermi. L’io che pensa è sempre separato dallìio che è pensato, la riflessione su se stessi non può diventare oggetto di riflessione, essere e sapere sono sempre incompatibili.

Ciascuno è, in quanto fenomeno,un quasi nulla,è soltanto un capriccio estemporaneo della volontà di vivere,energia effimera ed indifferenziata che permea ogni essere del mondo. L’individualità è illusoria e intrinsecamente priva di valore,è un prodotto di serie facilmente sostituibile che esce con monotona abbondanza dalle manifatture della Natura. Ciascun essere non è che una immagine fuggitiva cancellata dal tempo per fare posto ad altri. Non esiste alcun destino personale o una vita dotata di irripetibili ed esclusivi caratteri individuali.Ognuno è immerso nell’inconsapevole flusso dell’esistenza: ciclo infinito di nascite e morti, di dolore ed illusione. Irripetibilità ed unicità dell’uomo sono apparenze : siamo gelatinosamente inconsistenti nel nostro fenomenico quasi nulla.

L’eternità di ogni essere è il più terribile di tutti i pensieri giacchè significa l’assoluta impossibilità di liberazione ,la interminabilità del processo del mondo del quale ogni momento singolo è tormento senza senso: l’annientamento metafisico è una consolazione dando un senso all’esistenza.

24maggio2020

Ci sono oggetti solo a condizione che ci siano differenti regole d’organizzazione le quali generano differenti campi di senso.

Se esistesse solamente un dominio di senso non ne esisterebbe nessuno perché quest’ultimo non comparirebbe in nessun altro dominio di senso :per esistere un senso deve darsi un senso del senso.

Il concetto d’esistenza non ammette un impiego trascendentale.

“Non esistono fatti ma solo interpretazioni…” , ma questo è un fatto!?

I fatti rilasciano di volta in volta verità a proposito di qualcosa.

Possiamo parlare delle più remote parti della realtà ma non di tutta la realtà,essa nel suo complesso è insondabile dal pensiero.

La vita c’è, la morte è: si può essere vivi per ottanta anni ,ma si è morti per l’eternità.(Siamo di passaggio nella vita).

23maggio2020

Ogni campo di senso è compreso in un campo di senso di ordine differente.

Tutto esiste salvo il Tutto .

Il mondo non esiste perché non può apparire in nessun dominio essendo il dominio di tutti i domini, cioé il mondo non esiste perché non può essere compreso.

Il senso non indica completamente il significato perché esso entra in tutti i suoi modi di darsi così non siamo in grado di dire se a un senso spetta un significato.

Nichilismo semantico radicale: non possiamo mai sapere se esiste un significato tale per cui i modi dell’esser dato sarebbero i modi dell’esser dato di qualcosa.

Se non possiamo mai sapere se c’è un significato non possiamo mai sapere se c’è un senso : l’esistenza di un significato è la presupposizione semantica del nostro accesso al senso.

Lo statuto del significato, e perciò dell’identità, è legato al medium della differenza del senso.

Possiamo definire il senso come la modalità dell’apparire di qualcosa.

 

22maggio2020

Il concetto di mondo esterno include quello di mondo interno.

Tutto ciò che è riferimento è accessibile solo in modo fallibile.

La conoscenza di noi stessi si limita a come noi appariamo a noi stessi non come siamo in noi stessi ; il sè diventa dunque un oggetto fallibile ,il sè diventa un oggetto che noi possiamo mancare.

I fenomeni sono oggetti sui quali possiamo avere fallibili convinzioni capaci di verità.

Non possiamo avere alcun accesso che garantisca la verità sia del mondo che del sè.

Noi siamo per noi stessi un enigma quanto lo è il mondo esterno, in altri termini possiamo conoscere il mondo esterno e noi stessi solo come fenomeni e non come cosa in sè.

La fallibilità è costitutiva della nostra intenzionalità,il nostro stesso riferimento al riferimento è fallibile poiché altrimenti non si riferirebbe a nulla.

L’esistenza non è una proprietà propria.

I concetti sono funzioni costituenti l’accesso a campi di senso.

21maggio2020

L’Essere non esiste come categoria trascendentale predefinita,come struttura ontologicamente universale omnicomprensiva: c’è solo la forma ,in quanto tale vuota,dell’apparizione di un campo di senso.

L’identità del reale è sfuggente ma è ciò a cui si ha accesso. Ciò che c’è è relativo ad una indefinita gamma di campi di senso.

Alla realtà oggettiva non corrisponde necessariamente una realtà formale.

La realtà è tutto ciò a cui noi ci possiamo riferire in maniera fattibile.

La determinatezza presuppone la differenza.

L’esistenza presuppone l’apparire di un campo di senso o deve esistere un campo di senso per far sì che l’esistenza appaia?

Il mondo è uno spazio logico ontologico.

Non appena qualcosa esiste ,esistono molteplici campi di senso.

Se la conoscenza è fallibile come è possibile una conoscenza oggettiva?

20maggio2020

Il senso per esistere deve essere all’interno di un campo di senso, quindi non esiste il senso ma il senso del senso.In questo contesto non tutto il senso può essere prodotto; in ogni caso un senso deve trovarsi prima del senso, esistono allora i fatti.

12maggio2020

Puri atomi ronzano in un silenzio beato, strappo il mio respiro all’aria che sta intorno a me, sono scarrozzato per il gobbo sentiero del cuore, bevo il buio della notte e ascolto la risonante canna di primavera che spande luce lontano.Per tutto si fa sera ,sulla terra gocciola la rugiada del conforto, non sono lieto che del mio affanno.Sono un pretendente della verità,equilibrista su falsi cieli. La falce di luna è nemica del giorno,malato di luce scovo nell’ombra la verità. Fluisce sul mio sguardo un fumo,là dove devo andare è presente l’unico esatto cristallo. La paura è il sentimento fondamentale ,con la paura si spiega ogni cosa. Ogni uomo teme la belva che porta dentro di sè. Il segreto getta la sua ombra nella quale io vivo.Il passato m i si scioglie in bocca ed ha sapore di domani, mi cresce nel cuore una strada che porta al Nulla. Non oso l’incerto per diventare un uomo,remo nella vita alla luce delle parole, ogni cosa mi dilania e mi ridesta linee della vita. Trasmigro ovunque ,così riavrò me stesso e non mi perderò come il sassolino gettato nel fiume,come il sassolino che opprime la tomba e la vita e che mi indica la via sulla sponda del mio cuore.

6maggio2020

Disvivo ogni giorno,sono pieno d’esistenza fino alla nausea,il dolore fa starnazzare le galline e i poeti. Nella solitudine cresce la propria bestia interiore, per questo la solitudine non è da consigliare a molti. Vivo di me stesso , il buio spumeggia e mette insieme ciò che è il mondo: i sospesi geli dell’inverno, la nuvolaglia delle illusioni , un respiro profondo da abitare malinconicamente.Ho seminato grandine nera sparsa a raggio su sepolcri di gelide anime mortali. Il mio cuore afoso non osa danzare,come può la terra essermi lieve?  Prendo in mano la mia anima e la credo immortale , ma solo in presenza della morte l’Io ritrova se stesso , esso è chiamato da voci senza parole . I numeri sono orditi nell’innumerabile ,tutto è destinato a germinare nel Nulla che tutto accoglie. Qualcosa di dimenticato afferra qualcosa da dimenticare,parti di cuore galleggiano nell’aria per poi inabissarsi e sparire. Sono destinato a prendere il largo,la rosa dei venti cessa di girare  e l’intero oceano fiorisce in una luce nera, una nidiata di stelle è martirizzata e precipita nell’abisso. Bislacco di felicità,meglio danzare goffamente che zoppicare;  sia lodato ogni vento di burrasca che soffia polvere sugli occhi che impedisce di vedere il mondo,la vera felicità fa tremare il mare, la vera felicità è sputare sulla vita.