23 febbraio 2021

Tornerò dove sono stato,il luogo mi è familiare,non c’è nulla che devo imparare.

A furia d’insistere spero che un Dio possa esistere.

Imbrogliare le carte,far perdere la partita,questo è lo scopo della vita.

Morire è dire addio al vuoto,questo mi è da sempre noto.

Del tronfio rigoglio della vita non rimane che una putrescenza infinita.

Ormai il vento degli anni non fa più i suoi danni.

Rimuoio ogni giorno,parole vuote mi scavano la fossa intorno.

E’ un tormento: l’esistenza illacrimata fa sgomento.

22 febbraio 2021

Non so resistere al mio esistere spero,così,che la mia inesistenza mi venga perdonata: ciò che sono è ciò che non sono,ho perso ogni traccia di me.Non esiste un futuro verso cui salpare ,la vita è ormeggiata nel presente.La parola che “dice”la vita è inesistente,la vita accade,l’unica speranza è che l’esistenza albeggi   illesa ogni mattina.Ho il viso tagliato da fili di pioggia,striscio muto nel giorno che inizia ,mordo i fulmini in questo silenzio ossuto sotto i rottami di questo cielo invernale.Il gelo opaca la notte,la luna allucina la neve ,ogni mio respiro è un rantolo;ostinatamente cerco di capire il senso di questo vento,esso è il vuoto che soffia via la vita.Le costellazioni fiatano la loro luce,il tempo imprime la sua ombra sul mio cuore,cadono come piombo queste ore con un infinito grigiore senza nome.Dono a me stesso uno squillante silenzio: spendo tutta la vita a scordarmi d’esistere.

17 febbraio 2021

Pregare è l’estremo atto di disperazione,esso fa si che Dio esista ma non impedisce che,ridotto in cenere,io sparisca.Non posso testimoniare ciò che non c’è: il mondo;ciò che vedo sono solo sembianze scosse dal battito d’ali di una libellula.Una veemente baldanza di sangue dice d’essere la vita che a stento si colora d’esistenza.Percorro un opaco deserto,dedico la mia vita a parlare ai morti.Gli acri rossori dell’alba diluiscono le tenebre della notte,in me c’è ancora tutto l’inverno,l’ululato bagnato della brina,il tempo è sempre quello di prima:non sono contemporaneo ma vivo al passato.Qui è tutta una scintillazione :un lume per ogni vivo come al cimitero un lume per ogni morto.La mia esistenza si perde in mille giri di silenzio,ogni sera rientro nei miei sospiri.Questo mondo è un erebo solenne,la vita è un divagare perpetuo che arena le sue vuote speranze e le sue disfatte illusioni.Aizzo la memoria ma i ricordi non li amo,la mia anima si allontana da me rimbombando sotto le volte del cielo e svanisce come una eco.I miei occhi bianchi e vuoti fissano l’infinito,voci si spandono trasparenti:vorrei essere i colori di questo tramonto che il vento porta via.

14 febbraio 2021

Oggi c’è un mondo senza cielo,la morte è un vento profondo che sbianca la vita,respiro un’aria sgomenta di solitudine che si popola di densi pensieri.Qual è l’arroganza più grande? Decretare che tutto ciò che è necessario per la mia eternità debba esistere.Voglio cecità e vertigine ,canto in eterno sulle onde in cui è annegata la ragione.Esisto per nuotare ma anelo alla terraferma.L’esistenza è un malinconico travaglio,mi fermo a metà strada tra la collera e il riso.So che una goccia di sangue di troppo o di meno nel cervello può cambiarmi la vita,nel frattempo rendo necessaria  l’intima miseria di me stesso.Tutti i movimenti del cuore sono senza speranza ,conosco soltanto la malinconia delle rovine,tutto l’avvenire è senza risposta.Col procedere della vita si perde sempre qualcosa ,si restringe l’area del possibile, gli “io” che avrei voluto diventare sono seccati,così si avvera il deterioramento del vivere,allora riduco tutto il tempo al presente,il mio tempo interiore si fa ,così, eterno  (infinito).

11 febbraio 2021

Ogni giorno è un congedo dalla vita,senza sgomento giungo all’assenza,con calma cancello ogni apparenza: sono destinato ad un buio così buio che è senza oscurità.Ora sento stridere più forte il vento,la nebbia raddensa la notte e ha fatto sparire il rosso torbido del crepuscolo;sciami fitti di pensieri invadono la mia mente come voci di giorni celesti. Già muove primavera ma addosso ho ancora l’inverno,vado innanzi alla mia solitudine,cerco pace nella cenere,l’avvenire matura da un angolo buio di lamenti.Evito la vita come una carogna guasta,si fa notte dentro di me ,mi affanno a trovare aria da respirare,incontrato il mondo desidero farne poltiglia.

7 febbraio 2021

Un pensiero d’ombra raggiunge come un alito il mio cuore aperto dall’unghiata di questo tramonto. Si scolora il segno della mia paura,non so dire qual è il seme del mio morire.Sono scosso da violente ventate d’esistenza,ondate di morte si frangono sulle sponde della vita.Una luce di luna batte sulla porta,il mondo è un aborto di melma e fuoco che nasconde e brucia qualcosa di storto,piegato.La parola è un suono,un fumo che nasconde e non dice.Non oso dire: Io credo,ma non mi arrischio a dire :Io non credo,ma so che colui che tutto regge deve reggere anche se stesso.Schiumo come il mare,la sorte crolla su di me :sfinito d’orrore sono un disumano senza meta che anela al suo baratro.

5 febbraio 2021

Non mi avvezzo al beccheggio del mondo,ho bisogno di un punto fisso al quale appendere il Pensiero e la mia esistenza.Ciò che voglio è solamente me stesso:solo ciò che si ha si può perdere.La durata cosmica che credevo d’essere si rivela la più tragica delle illusioni.La vita si caratterizza per la perdita quotidiana di qualcosa: il possibile si restringe,tutto diventa una indecisione piena di promesse,la strada che percorro è coperta dalle macerie di ciò che avrei voluto essere.Impiantato nell’attimo della vita voglio dedicare la maggior parte del mio tempo a pensare piuttosto che a parlare.Mi percepisco come un fantasma scolorito,un’ombra che abbuia il mio spazio interiore.La vita è una valanga che soffoca ciò che sono.Lo sgorgare ininterrotto del tempo induce l’esistenza ad uno slancio floreale per colorare la dissipazione della vita. Sto chino sul presente inseguito dal passato.L’apparenza cospira contro di me ;la distruttiva voracità del tempo non mi impedisce di percepire un aroma d’eternità in questo riflesso dorato della sera.In una casuale scintilla del presente mi viene incontro un ricordo che fa nascere in me una tenerezza di seconda mano. Il destino mi fornisce tanti “io di ricambio”entro cui formulare le mie passioni e il mio pensiero.Compio un esperimento in perfetta solitudine e silenzio:sgretolare le resistenti concrezioni del presente evocando un’esistenza ricca di Assoluto che giace nella profondità di me stesso.Ondeggio in uno stato fluido attraversato dalla corrente del tempo poi il pensiero solidifica tutto.

2 febbrario 2021

Depongo ogni retaggio terreno, abbraccio il cielo e respiro le stelle, si muta in nulla l’ultimo fiato di voce. Da me stilla l’aspro pensiero che nulla di perfetto ha in sorte l’uomo : ogni cosa è gelida e sfrontata. Con freddo stupore fisso il fondo dell’essere, la mia esistenza scroscia, stride e si riverbera in un’opaca eco. Svagate farfalle sono i miei pensieri, nel dolce viso del cielo colgo l’inesprimibile. Una sola parola ha più valore di tutto il sapere del mondo, ad essa m’afferro, essa fa ogni cosa infinita ma quando provo qualcosa allo sconvolgimento non so dare un nome.