Rassegna stampa economica 30 agosto 2016
Sono vari gli argomenti che trovano spazio nelle prime pagine dei quotidiani economici di oggi, 30 agosto 2016. Vediamoli nella rassegna stampa.
Rassegna stampa: Il Sole 24 Ore
Il Sole 24 Ore dedica lo spazio maggiore alla giornata negativa delle Borse, che vengono trascinate in territorio negativo dalle prese di beneficio a seguito di una settimana (quella passata) che è stata positiva. Intanto nel settore valutario, le dichiarazioni della presidente FED, Janet Yellen, continuano a far sentire effetti sul dollaro, che continua a macinare terreno.
Di taglio una notizia riguardante i dati macro che sono stati resi noti ieri. In Italia è scesa la fiducia dei consumatori e delle imprese. Crollo nelle attese di acquisto di case e di beni durevoli.
Infine si parla della visita a Roma di Mark Zuckerberg, il numero uno di Facebook. Parlando agli studenti, Mr.Facebook ha detto “per fare un’impresa di successo non basta una persona sola”.
Rassegna stampa: Milano Finanza
Qui l’apertura è dedicata alla istanza di risarcimento presentata dal gruppo H3G nei confronti di Poste: ben 338 milioni. La richiesta è stata motivata dal mancato accesso agli uffici postali.
La pronuncia del Tribunale di Roma dovrebbe avvenire il prossimo 1 dicembre. Intanto però il gruppo guidato da Caio ha fatto ricorso al Tar contro l’Antitrust, che l’ha obbligato ad aprire la rete ai concorrenti.
Rassegna stampa: Italia Oggi
Al centro dell’attenzione ci sono gli appalti, e in special modo i controlli cui saranno sottoposti quelli che partecipano alle gare. Il quotidiano anticipa alcune novità contenute nella bozza di decreto legislativo che recepisce la IV direttiva antiriciclaggio.
In particolare, le amministrazioni vigileranno sul possesso dei requisiti prima della scelta del contraente e del rilascio di autorizzazioni.
Di taglio c’è un errore clamoroso che è stato fatto dalla nota tv americana Abc. Secondo loro, nel terribile sisma che ha colpito il centro Italia, Montepulciano è stata rasa al suolo dal sisma. Ma è una maxi-bufala data in pasto a milioni di americani.