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BCE, tocca a Draghi. Quali saranno le mosse del governatore?


Sono tutti con lo sguardo e le orecchie puntate a ciò che dirà oggi Mario Draghi. Il governatore della BCE prenderà la parola poco dopo ora di pranzo (verso le 14,30) per illustrare la situazione che c'è in Europa. ma soprattutto, dovrebbe annunciare eventuali nuove misure dell'istituto centrale europeo.

I dati USA e le mosse della BCE

Fino ad allora, però, si passerà la giornata a metabolizzare gli ultimi dati poco entusiasmanti che sono giunti dagli USA. Il Beige book "preparatorio" al prossimo meeting della FED (20-21 settembre) ha dipinto una situazione deludente. Il Biege book è l'indicatore più completo dello stato di salute degli Usa. E dice che l'America non corre. La sua economia cresce ad un ritmo troppo modesto. Sicuramente non abbastanza veloce da sostenere ancora l'ipotesi di un rialzo dei tassi di qui a un paio di settimane. La politica espansiva dovrebbe quindi continuare almeno fino alla fine del 2016. Come dicevamo, oggi però è il giorno di Mario Draghi. Dopo gli ultimi dati piuttosto deludenti su crescita e inflazione dell'area euro, diventa molto importante quel che il governatore dirà oggi. E' probabile che alla fine annuncerà il prolungamento del Quantitative Easing di sei mesi. La scadenza originaria è fissata a marzo 2017. Non si esclude che possa essere ampliata la rosa dei titoli acquistabili, magari estendendo la scadenza temporale oltre il limite dei 30 anni. Quasi nessuno invece si attende un nuovo taglio dei tassi, essendo possibile che abbiano già toccato il livello minimo. Va anche sottolineato che la BCE dovrà tenere conto anche delle mosse della FED. O meglio prevederle. Un mancato aumento dei tassi USA a settembre, cosa probabile, rafforzerebbe temporaneamente anche l'euro, e questo renderebbe più difficile centrare l'obiettivo sull'inflazione, visto che un cambio più forte abbassa i costi dei beni importati.