Piazza Affari trascinata giù dalla FED e da Draghi
Scivola pesantemente la Borsa Italiana, soprattutto sulla scia delle dichiarazioni Eric Rosengren (membro del Comitato esecutivo della FED), che ha riaperto la strada all’ipotesi di un rialzo dei tassi USA. Rosengren ha infatti avvertito che un rinvio del rialzo dei tassi potrebbe generare troppa pressione sull’economia statunitense, rischiando di minarne la stabilità finanziaria.
Ha riacceso così i riflettori sul prossimo meeting in programma il 20-21 settembre. Ovviamente le piazze europee hanno risentito anche delle parole pronunciate ieri dal presidente della Bce, Mario Draghi, che non ha messo mano ai tassi di rifinanziamento principale e non ha ampliato i termini temporali del programma di Qe.
Questo fa capire quanto sia incerto il momento per la finanza globale. Ragion per cui consigliamo sempre ai neofiti del trading online, di cominciare a investire attraverso le migliori piattaforme demo di trading, rinviando le operazioni reali ad altro momento.
Giornata negativa per Piazza Affari
Piazza Affari chiude sui minimi di giornata, e alla fine risulta la peggiore nel panorama europeo. Su 221 titoli trattati in Borsa, 136 hanno terminato la seduta con una flessione, mentre i rialzi sono stati 71. Invariate le rimanenti 14 azioni.
A Piazza affari l’indice Ftse Mib perde l’1,26%, soprattutto per via di molte vendite su bancari e utility. Circa le Banche, va segnalato il -2-,21% di Banca MPS, dopo che l’ad Viola ha annunciato l’addio al vertice della banca. Il titolo paga il fatto che adesso il mercato si interroga sull’impatto delle dimissioni di Viola sul piano di ricapitalizzazione, le cui tempistiche sembrano a questo punto spostate a inizio 2017. Le utility invece sono state probabilmente penalizzate dal forte incremento dei rendimenti eurozona.
In generale però, la giornata non è stata buona per nessuna piazza europea ne’ per Wall Street. Alla chiusura delle Piazza del Vecchio Continente, lo S&P 500 è a -1,2%, Nasdaq Composite -1,2%.
Male anche l’Euro, che scivola nei confronti delle altre major dopo il rally di ieri. Alla chiusura dei mercati azionari europei il cross Euro-dollaro segna 1,122. Anche qui, adesso sarà inevitabile che si rialimenti un po’ di pressione in vista del prossimo meeting della FED.