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Crisi, la fiducia degli italiani crolla sempre di più


La crisi sta corrodendo le speranze degli italiani. Il popolo del Belpaese guarda con molto pessimismo al futuro, secondo un'indagine della Cgil e dell'istituto Tecné. Solo il 26% crede nella ripresa economica entro il 2017. Appena pochi mesi fa questa stessa percentuale era del 46%. Praticamente un ottimista su due ha smesso di esserlo. Non solo. Quel 21% di intervistati che ad agosto pensava addirittura a un peggioramento, si è adesso accresciuto al 33%. E' la prima volta nell'ultimo anno che i pessimisti superano gli ottimisti.

Lavoratori e famiglie più pessimisti sulla crisi

Esaminando più a fondo i dati, si notano alcune cose interessanti. La prima è che nel sottoinsieme di lavoratori dipendenti, pensionati e disoccupati, la sfiducia è molto aumentata. Siamo addirittura al 37%. Se guardiamo ai nuclei familiari, invece, la quota di chi aveva fiducia è passata da 31% che si registrava lo scorso mese di novembre, fino al 14% di agosto.

Il commento della leader Cgil

Sulla base di questi dati, la leader della Cgil, Susanna Camusso, ha commentato: «In un Paese con queste difficoltà e in cui crescono le diseguaglianze è difficile essere ottimisti. Non mi stupisco di certi risultati dei sondaggi. Del resto il numero di disoccupati e di persone in povertà assoluta era già un chiaro segnale della situazione. Bisogna urgentemente cambiare le politiche economiche e sociali. Occorrono interventi strutturali e non una tantum. Si deve puntare sull'occupazione. Occorrono investimenti, a partire da quelli pubblici, per rilanciare nell’immediato e in prospettiva lo sviluppo».