Petrolio, l’accordo OPEC mette le ali ai titoli del settore

La sorpresa giunta dal vertice di Algeri, dove l’Opec è riuscito a raggiungere una prima intesa riguardo l’abbassamento del livello di produzione del petrolio (-700mila barili al giorno), ha ridato fiato al settore.

petrolioSe ieri c’era stato un grosso balzo in avanti delle quotazioni, oggi c’è stato un andamento più timido, ma comunque positivo.

Dopo essere scivolato nella prima parte della giornata, il Wti sale dell’1,6%. Alla fine si è attestato a 47,86 dollari al barile, secondo i dati del nostro conto dai minimi spread Plus500 bassi.

Ma non è finita la crisi del petrolio

Ad ogni modo, l’Opec è riuscito a dare slancio a tutto il settore petrolifero. Il suo sottoindice stoxx 600 è salito di oltre il 4%. Non c’è da stupirsi, visto che il taglio alla produzione appena annunciato è il primo dopo otto anni.

Questo però non vuol dire che ci si possa lasciare trascinare dagli entusiasmi. Anzi, gli analisti raccomandano cautela. Questo perché finora l’Opec non ha deciso come saranno distribuiti i tagli tra i vari Paesi membri. Proprio questo passaggio potrebbe essere molto delicato.

Non è inoltre noto il ruolo dell’Iran, ovvero fino a che punto verrà esentato dai tagli alla produzione, visto che il Paese che vuole recuperare le quote di mercato perse durante l’embargo.

E poi c’è un terzo problema: cosa faranno i Paesi produttori che non aderiscono al cartello? Teoricamente sarebbero liberi di aumentare la produzione. Prendiamo il caso della Russia, che mentre da un lato strizzava l’occhio all’Arabia Saudita sulla necessità di congelare la produzione, dall’altra ha spinto la propria su nuovi record dell’epoca post sovietica.

Ecco perché restano ancora molte perplessità. Non per niente anche Goldman Sachs per adesso ha confermato la previsione di un prezzo del petrolio a 53 dollari al barile per il prossimo anno.

Petrolio, l’accordo OPEC mette le ali ai titoli del settoreultima modifica: 2016-09-29T23:36:40+02:00da nonsparei

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