Aziende, dato pessimo: i prestiti concessi dalle banche scendono del 15%

Fare impresa senza finanziamenti è una sfida quasi impossibile. Ecco perché sono allarmanti – dal punto di vista del tessuto imprenditoriale italiano – i dati resi noti da Unimpresa. Nel corso ddi questi inizio 2017, i prestiti delle banche sono infatti scesi di oltre 15 miliardi di euro (-2%) rispetto ai 12 mesi precedenti. E questo malgrado ci sia stato nel frattempo un aumento di oltre 11 miliardi dei finanziamenti a medio termine.

I dati sulle banche e le aziende

Ma perché si è avuta questa riduzione? Il peso maggiore lo ha avuto il decremento di circa 14 miliardi dei finanziamenti a breve e di 12 miliardi di quelli di lungo periodo, che hanno così annullato l’effetto positivo della crescita – poco fa accennata- dei finanziamenti a medio termine.

Salgono nel frattempo i prestiti concessi alle famiglie (di 5 miliardi) che hanno ricevuto una spinta dal credito al consumo (salito di 5 miliardi) e dai mutui (che sono aumentati di 6 miliardi). Complessivamente gli impieghi al settore privato sono diminuiti di 10 miliardi. A livello numerico si è passati da 1.410 miliardi a circa 1.400 miliardi nell’arco degli ultimi 12 mesi.

Il rapporto Unimpresa mette in luce altri aspetti della vita delle nostre aziende. Le rate non pagate agli istituti di credito sono calate di quasi 4 miliardi (-2%). Sono infatti diminuiti di 3,9 miliardi (-1,97%) i prestiti non rimborsati. Dai 201,8 miliardi che si registravano a gennaio 2016 si è passati ai 197,9 miliardi di gennaio 2017.

Il rapporto tra sofferenze lorde e prestiti è sceso leggermente. Dal 14,31% che si registrava a inizio dello scorso anno, si è passati al 14,13% attuale. Inoltre sono calate di 2,8 miliardi (-2,01%) le rate non pagate dalle aziende, nonché i crediti deteriorati riconducibili alle famiglie (scesi del 1,82%). Sono in aumento di 19 milioni (+0,44%) le sofferenze della pubblica amministrazione, delle assicurazioni, dei fondi e delle onlus.