Proprio quando sembrava essere stato raggiunto in extremis un accordo sul budget federale degli USA, ecco invece che naufraga tutto e arriva un nuovo shutdown. Si tratta del secondo episodio nel giro di pochi giorni, dopo quello avvenuto lo scorso 20 gennaio. A scatenarlo è stato l'ostruzionismo del senatore Repubblicano Rand Paul (dello stesso schieramento di Trump, ma su frangia più estrema), che si è opposto all'aumento del debito pubblico. Il Senato avrebbe dovuto approvare il bilancio biennale per aumentare gli attuali massimali di spesa di circa 300 miliardi di dollari, ipotesi che ha seminato malumori nelle alle più intransigenti del Partito repubblicano.
Budget Federale USA, scatta di nuovo lo shutdown
Proprio quando sembrava essere stato raggiunto in extremis un accordo sul budget federale degli USA, ecco invece che naufraga tutto e arriva un nuovo shutdown. Si tratta del secondo episodio nel giro di pochi giorni, dopo quello avvenuto lo scorso 20 gennaio. A scatenarlo è stato l'ostruzionismo del senatore Repubblicano Rand Paul (dello stesso schieramento di Trump, ma su frangia più estrema), che si è opposto all'aumento del debito pubblico. Il Senato avrebbe dovuto approvare il bilancio biennale per aumentare gli attuali massimali di spesa di circa 300 miliardi di dollari, ipotesi che ha seminato malumori nelle alle più intransigenti del Partito repubblicano.