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Fondo Mutualistico crolla negli USA: migliaia di investitori sul lastrico


Il collasso di un Fondo Mutualistico ha mandato sul lastrico in brevissimo tempo migliaia di investitori americani. Si tratta del fondo “Preservation and Growth” (preservazione e crescita), che soltanto poche settimane fa era considerato uno dei migliori e più solidi dell'intero panorama a stelle e strisce. Del resto sullo stesso prospetto informativo era ben spiegato come quel fondo fosse anzitutto improntato alla prudenza, ed era caratterizzato da una bassa correlazione con le Borse statunitensi. A bene guardare però, nello stesso prospetto c'era il seme del suo fallimento: intendeva infatti fare "della volatilità il tuo asset", perché "la volatilità si può imbrigliare per ottenere ritorni economici stabili". Un discorso che ha invece fatto collassare il fondo, nel momento in cui la volatilità è esplosa. E con la sua esplosione ha mandato in fumo quasi 800 milioni di dollari di asset gestiti. La speculazione sulla volatilità spacciata come se fosse un innocuo strumento di risparmio ha mostrato invece il suo progetto folle.

Il collasso del Fondo mutualistico

Si è scoperto infatti che i gestori del fondo hanno venduto allo scoperto masse enormi di opzioni sull’indice S&P500, un'operazione dal rischio spaventoso. Ma come se non bastasse erano addirittura andati a leva (indebitandosi) su questa spericolata strategia. Il progetto folle è crollato il 6 febbraio, dopo un pesante scivolone di Wall Street. Da lì è cominciata l’esplosione della volatilità misurata dall’indice Vix che ha portato a perdite colossali in due giorni. Dopo il primo gli investitori del fondo mutualistico hanno ricevuto una e-mail in cui LMJ annunciava "perdite significative”. Quanto? -55,9%. Basterebbe già questo per far sprofondare nella depressione chiunque, ma il colpo definitivo è giunto il giorno seguente, quando c'è stata un'altra caduta del -54,6%. In pratica in due giorni i poveri investitori hanno perso oltre l’80% dei loro risparmi. Resta da interrogarsi su come la rigida regolarmentazione dei mercati USA abbia permesso tutto questo.