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Futures sul petrolio, arrivano quelli cinesi denominati in Yuan


Sul mercato finanziario sono sbarcati i futures sul petrolio cinesi, denominati in Yuan. La grande novità sta già riscuotendo un certo interesse presso gli operatori che lavorano nel settore delle commodities. Questo tipo di contratti sono aperti alla partecipazione straniera, il che rappresenta una novità nel panorama cinese. Ed è proprio questo aspetto che secondo molti potrebbe assicurare il successo a lungo termine del derivato. Nelle ambizioni cinesi - che ricordiamo essere il più grande acquirente di petrolio del mondo - c'è probabilmente anche la voglia di sfidare il dominio di Brent e West Texas Intermediate (WTI) come benchmark globali. Per riuscirci deve anche promuovere lo yuan come moneta di uso corrente nel trading internazionale. Si tratta chiaramente di un obiettivo a lungo termine, che viene "tradito" proprio dalla partecipazione di altri investitori stranieri nel debutto del contratto sul mercato finanziario.

Il destino dei futures sul petrolio

Di sicuro nel breve periodo i futures sul petrolio in yuan conferiranno maggiore attenzione all’operatività cinese. Inoltre per attirare maggiormente la partecipazione straniera, la Cina ha scelto di rinunciare alle imposte sul reddito per gli individui e per le istituzioni all'estero. Ma siamo ancora alla fase embrionale, per cui non vi aspettati dei vedere a breve dei segnali trading opzioni binarie gratis. Nella giornata di esordio, i futures sul petrolio a scadenza più breve (settembre 2018) hanno aperto a 440 yuan al barile, in rialzo rispetto a un prezzo di riferimento di 416 yuan. Il numero di contratti passati di mano è stato notevole, circa 20.300. Non è stato un impatto devastante, ma comunque nessuno si aspettava che lo sarebbe stato. Del resto la novità è grossa. Peraltro le autorità cinesi in più occasioni sono dovute intervenire per sedare le speculazioni nelle Borse di materie prime negli ultimi anni, e questo fa senitre il suo peso sul fronte della volatilità. Insomma, siamo all'opposto rispetto al cfd bitcoin trading Italia. Al momento circa 19 broker stranieri si sono già registrati per poter negoziare questi contratti. Tuttavia, rimane da risolvere e superare il problema maggiore. La Cina è un paese dove il mercato è guidato dallo Stato, e questo mina notevolmente il possibile successo del contratto future in yuan. I potenziali partecipanti potrebbero infatti essere frenati non poco prima di entrarvi. Inoltre la denominazione in yuan del derivato, aumenta il rischio di potenziali controlli sui capitali da parte di Pechino.