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Barclays chiude il caso subprime con una multa da 2 miliardi di dollari


A un decennio dallo scoppio, il caso subprime si chiude definitivamente per Barclays. La società infatti ha deciso di pagare una maxi-multa da 2 miliardi di dollari, come gli era stato proposto dal Dipartimento di Giustizia. Si tratta di una cifra enorme, ma molto inferiore a quella che altre aziende simili hanno dovuto pagare  a loro volta. Goldman Sachs se l'è cavata con 5,1 miliardi, mentre JP Morgan Chase ha dovuto sborsarne addirittura 13. Il procuratore federale di Brooklyn, Richard Donoghue, ha commentato soddisfatto la chiusura della vicenda: "La multa che Barclays ha accettato di pagare, è un passo importante nel riconoscere il danno causato all’economia nazionale e ai suoi investitori”.

L'accordo di Barclays

Ricordiamo che lo scandalo dei subprime è quello che ha innescato la grande recessione del 2007. Scoppiò perché alcuni dei colossi finanziari vendettero miliardi e miliardi di mutui cartolarizzati a clienti ad alto rischio debitorio, e quando si accertò l'insolvenza dei clienti (causata anche dal rialzo dei tassi di interesse), esplose la bolla. La grande differenza tra le sanzioni precedenti e quella comminata a Barclays è che Goldman Sachs e JP Morgan hanno preferito chiudere la partita in breve tempo, accettando anche sanzioni maggiori. Questo per ripulire più rapidamente la propria immagine. Barclays invece è andata avanti fino in fondo nel procedimento giudiziale. Si è opposta alle richieste iniziali del Dipartimento e ha proseguito la sua battaglia legale. Originariamente era stata chiesta una sanzione molto più pesante, pari a 5 miliardi di dollari. Però nel 2016 Barclays ha deciso di rimandare al mittente la proposta originale, inducendo il dipartimento di giustizia a citare in giudizio il gruppo negli ultimi giorni dell’amministrazione Obama. Alla fine è riuscita a far più che dimezzare la multa originaria, portandola a 2 miliardi. Questa multa non colpirà soltanto l'istituto, ma anche i suoi dirigenti che hanno retto il timone durante quella fase storica, macchiandosi anch'essi della colpa. Infatti Paul Menefee e John Carroll, che erano i responsabili della divisione dei mutui subprime, dovranno pagare altri due milioni di dollari di multa.