Multa a TIM per 74,3 milioni. Ritorno al dividendo a rischio

La stangata tanto temuta è arrivata. Il colosso telefonico Tim dovrà pagare una multa da 74,3 milioni, per aver violato l’obbligo di notifica insito nell’acquisizione del 23,9% del capitale da parte del socio di controllo, Vivendi. La decisione è stata presa ieri dal Governo, ed anche se è decisamente inferiore alla cifra circolata negli ultimi giorni (300 milioni), si tratta comunque di un peso enorme.

Perché è scattata la multa a Tim

multa timAlla decisione di infliggere la multa si è arrivati dopo che una procedura scattata quasi un anno fa, per la presenza di una quota consistente del gruppo francese Vivendi in Tim. Secondo la compagnia telefonica non c’era alcun obbligo di notifica, dal momento che Tim non ha mai adottato alcuna delibera, atto o operazione che avesse per effetto una modifica della titolarità, del controllo o della disponibilità della rete oggetto delle norme di legge in materia di golden power. E non sono servite a nulla neppure le aperture di Vivendi, che si è detta pronta allo scorporo della rete, ne’ tantomeno i colloqui avuti dal suo Ad Amos Genish e il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda.

Anche l’importo della multa ha sorpreso Tim. L’idea era che al massimo ne sarebbe arrivata una da 50 milioni, visto che l’importo avrebbe dovuto essere calcolato solo sulle attività italiane, il cui fatturato è inferiore ai 5 miliardi. Siccome la percentuale prevista per questo tipo di sanzioni è di circa l’1% del fatturato, ecco che i 74 milioni sono una cifra che non torna.

Ad ogni modo, vada come vada è sicuro che la multa avrà un deciso impatto sul margine operativo lordo e anche sugli utili dell’azienda. Metà dell’incremento utile annuo (150 milioni) previsto per il prossimo triennio verrà quindi eroso da questa sanzione. Di conseguenza sarà molto più complicato per il nuovo azionista, ossia in fondo Usa Elliott, portare a termine il progetto del ritorno al dividendo. E’ chiaro che Tim presenterà ricorso contro la sanzione, ma è altrettanto chiaro che le ripercussioni si sono viste subito in Borsa, dove il titolo ha perso il 2,37%.

Multa a TIM per 74,3 milioni. Ritorno al dividendo a rischioultima modifica: 2018-05-09T10:35:36+02:00da nonsparei

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