Il prossimo Governo avrà soprattutto una priorità: evitare che abbia luogo l'aumento dell'IVA introdotto dal Governo Renzi, ma non ancora applicato. Nella Legge di Bilancio 2018 è stato spostato a partire dal 1 gennaio 2019. Restano quindi pochi mesi per disinnescarlo. Prevede che l'aliquota ordinaria passi dal 22% al 24,2%, mentre quella ridotta passerebbe dal 10% all’11,5% nel 2019 per poi arrivare al 13% nel 2020. Si tratterà di un incremento trasversale, applicato praticamente a tutti i settori. Su tutti i generi alimentari (dalla carne al pesce, dal latte alle uova, dalla frutta alla verdura, dalla cioccolata ad altri prodotti a base di zuccheri), ma anche su energia elettrica e servizi telefonici.
Aumento dell'IVA: rischio recessione e salasso da 242 euro per le famiglie
Il prossimo Governo avrà soprattutto una priorità: evitare che abbia luogo l'aumento dell'IVA introdotto dal Governo Renzi, ma non ancora applicato. Nella Legge di Bilancio 2018 è stato spostato a partire dal 1 gennaio 2019. Restano quindi pochi mesi per disinnescarlo. Prevede che l'aliquota ordinaria passi dal 22% al 24,2%, mentre quella ridotta passerebbe dal 10% all’11,5% nel 2019 per poi arrivare al 13% nel 2020. Si tratterà di un incremento trasversale, applicato praticamente a tutti i settori. Su tutti i generi alimentari (dalla carne al pesce, dal latte alle uova, dalla frutta alla verdura, dalla cioccolata ad altri prodotti a base di zuccheri), ma anche su energia elettrica e servizi telefonici.