Crediti in sofferenza, le Banche italiane sperano nella proroga del Gacs

Mancano solo 3 mesi alla scadenza dei termini per la proroga della Gacs, ovvero le garanzie statali sulle tranche senior delle cartolarizzazioni dei crediti in sofferenza, i non performing loans. Le banche sperano e incrociano le dita, perché la possibilità di ricorrere alle cartolarizzazioni di Npl bancari cambia non di poco i loro scenari futuri. Non per niente sono tantissime le emissioni che attendono il via libera da Bruxelles.

La situazione dei crediti in sofferenza

crediti in sofferenzaSe non ci sarà proroga a questo processo che riguarda i crediti in sofferenza, il prossimo 6 settembre calerà il sipario (dopo una proroga già concessa lo scorso anno). Tuttavia circola una certa fiducia riguardo al fatto che le autorità europee possano concedere un ulteriore allungamento dei termini all’Italia. Da alcune settimane il Ministero delle Finanze ha intavolato con la Dg Competition le discussioni informali sul tema, mentre a breve si attende una richiesta ufficiale. Se da Bruxelles non dovrebbero essere posti ostacoli, poi bisognerà vedere cosa ne pensa la Dg competition, ovvero la Direzione generale della Concorrenza europea.

La questione della Gacs è di grande interesse un po’ per tutto il settore bancario italiano. Ci sono infatti almeno una quindicina di potenziali beneficiari, per complessivi 65 miliardi di euro di Non perfoming loans. Circa la metà di essa è fatta di cartolarizzazioni per la quale è già partita la richiesta formale. L’hanno fatta Banca Mps (24,1 miliardi), BancoBpm (5,1 miliardi); Bper (1 miliardi), Carige (1 miliardo) e Creval (1,7 miliardi). Altri 30 miliardi invece sono ancora fuori, e chiaramente su di essi le banche hanno già messo gli occhi in vista di una prossima cartolarizzazione.

Come detto il processo di proroga non dovrebbe avere grandi ostacoli davanti. Del resto s’è dimostrata una operazione vantaggiosa per tutti: banche (anche perché le aiuterebbe a proseguire nel percorso di derisking richiesto dalla Vigilanza europea), stato e soprattutto investitori, che si tutelano così dal mancato rimborso dei flussi.

Crediti in sofferenza, le Banche italiane sperano nella proroga del Gacsultima modifica: 2018-06-13T15:29:09+02:00da nonsparei

Potrebbero interessarti anche...