Banche europee, esplode lo scandalo frode fiscale sui dividendi

Scoppia un altro scandalo che coinvolge le banche europee. Una maxi frode fiscale orchestrata sui dividendi, che sarebbe già costata oltre 50 miliardi di euro come “buco fiscale”.

Lo schema fraudolento delle banche

banche frodeA far emergere lo scandalo sono state tre procure – Monaco, Colonia e Francoforte – che hanno cominciato a indagare nel 2013 su fatti avvenuti tra il 2006 e il 2009, e che hanno riguardato titoli quotati in mezza Europa. Il meccanismo è semplice: il titolare delle azioni (soggetto A) poco prima che venga pagata una cedola gira temporaneamente le azioni al soggetto B che risiede all’estero, in un Paese straniero dove i dividendi non sono tassati in base a una convenzione tra i due Stati coinvolti. Così si evita di pagare le imposte. Subito dopo le azioni e il dividendo vengono girate nuovamente da B ad A.

Quanto vale questa differenza fiscale? Facciamo un esempio: in Italia sono pari al 26% della somma incassata sotto forma di cedola, il 25% in Germania, mentre in Francia oscillano tra il 15 e il 30%. Tenuto conto che non parliamo di poche azioni bensì di milioni di euro di titoli, considerato il portafoglio titoli delle banche, si capisce quanto valeva questa frode.

C’era chi chiedeva rimborsi

E’ chiaro che chi orchestrava questa frode finiva per creare un danno ai contribuenti, dovuto ai mancati incassi dello Stato. Danno e beffa peraltro, visto che c’era pure chi chiedeva il rimborso di imposte mai pagate. In questo caso l’operazione diventava triangolare e dove il soggetto A è uno straniero, mentre compare un soggetto C che acquista i titoli da B che a sua volta per coprirsi compra le azioni da A, che riceve il dividendo tassato dallo Stato e quindi chiede il rimborso dell’imposta in quanto straniero. Richiesta che a sua volta avanza anche C, titolare dei titoli prima dello stacco del dividendo. Questa versione dello schema però è del tutto illegale.

Proprio la complessità dello schema ha reso difficile e lungo il processo di intercettazione da parte del Fisco. Il calcolo dell’ammontare del danno subito dai contribuenti lo ha fatto il quotidiano Le Monde, che parla di oltre 55 miliardi di euro spalmati tra Francia (dove sarebbero coinvolte Bnp Paribas, Société Générale e una filiale del Crédit Agricole), Danimarca, Austria, Svizzera, Belgio, Spagna (Santander nel mirino) e Italia (4,5 miliardi sottratti al fisco) e soprattutto Germania (Hvb, la filiale di Unicredit in Germania e Deutsche Bank).

Banche europee, esplode lo scandalo frode fiscale sui dividendiultima modifica: 2018-10-19T11:10:35+02:00da nonsparei

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