L'economia Russa continua a
de-dollarizzarsi. E' quanto emerge dal dettaglio che la
Banca centrale di Mosca pubblica ogni 6 mesi riguardo agli investimenti in oro e riserve internazionali.
La diversificazione della Banca Russa
Secondo gli ultimi dati (pubblicati mercoledì ma relativi alla scorsa primavera), la Banca di Russia infatti ha
modificato in modo sensibile l'equilibrio del suo portafoglio, riducendo il peso del biglietto verde. A metà dello scorso anno le
riserve internazionali russe da circa 460 miliardi di dollari (in controvalore), erano state ritoccate
riducendo di 101 miliardi la quota di dollari. Tale quota è stata dirottata soprattutto su euro (44 miliardi), yuan (44 miliardi) e yen (21 miliardi). Balza all'occhio soprattutto la
crescita di riserve in valuta cinese, che è passata dallo 0,1% antecedente al 2018, fino al 14,7% nella scorsa primavera. La quota di dollari è invece complessivamente scesa dal 43,7% al
minimo storico del 21,9%. Viene superata così da quella in euro, cresciuta al 32%.
Gli investimenti effettuati nel secondo trimestre del 2018, evidenziano che le attività trasferite dai dollari verso l'euro riguardano soprattutto
titoli di Stato francesi e in seconda battuta tedeschi.
Le motivazioni dell'economia russa
Questa
svolta dell'economia russa non deve comunque sorprendere. La banca centrale ha infatti più volte annunciato negli ultimi mesi di voler
diversificare il proprio portfolio di investimenti. La motivazione non sarebbe però soltanto economica, ma
anche geopolitica. Inoltre ha l'appoggio del presidente
Vladimir Putin, che anzi sogna un giorno l'utilizzo di valute diverse dal dollaro nelle transazioni internazionali, tema al quale è direttamente interessato, visto che la Russia è un grosso esportatore di materie prime, i cui valori sono denominati proprio in dollari. E se teniamo conto che i principali partner commerciali della Russia sono la Cina, l'UE e i Paesi dell'Unione economica eurasiatica, allora si capisce che
la dedollarizzazione ha un valore strategico importante per l'economia russa.
Tuttavia il presidente Putin appena un mese fa ha chiarito che "Noi non abbiamo l’obiettivo di prendere le distanze dal dollaro, . Non siamo noi a lasciare il dollaro, è il dollaro che lascia noi".