Il Dollaro canadese chiude una settimana molto positiva

E’ stata un’altra settimana positiva per il dollaro canadese, che ha guadagnato altro terreno contro il collega USD, fino a giungere ai massimi trimestrali.

Cosa muove il dollaro canadese

La spinta al “loonie” è arrivata dal rally dei prezzi del greggio, ma anche dalla debolezza del biglietto verde che si è confermata dopo i dati sul lavoro. Il report sui libri paga non agricoli degli Stati Uniti, sebbene abbia evidenziato una forte crescita dell’occupazione (304.000 unità a gennaio, rispetto alle 165.000 previste), ha pure sottolineato un inatteso aumento del tasso di disoccupazione (4%) e un rallentamento della crescita salariale (solo 0,1% contro lo 0,3% previsto).

dollaro canadeseL’altro fattore importante per la corsa del dollaro canadese è stato l’aumento del petrolio, ovvero del principale prodotto di esportazione del Canada. L’OPEC ha annunciato che la produzione di petrolio a gennaio è scesa al livello più basso in due anni, mentre Baker Huges ha annunciato che il numero totale di piattaforme petrolifere attive negli Stati Uniti è diminuito di 15 questa settimana. Questo ha spinto il barile di West Texas Intermediate al suo livello più alto dal 21 novembre, aiutando così la marcia del loonie, molto sensibile alle materie prime (ci si aggiungano anche le sanzioni statunitensi sulle esportazioni venezuelane, che hanno contribuito a ridurre l’offerta).

I guadagni per il dollaro canadese sono arrivati anche dopo l’annuncio dell’incontro tra Trump e il presidente cinese Xi Jinping, per cercare di siglare un accordo commerciale completo. Il Canada ha un deficit di conto corrente oltre ad essere un importante produttore di materie prime, quindi la sua economia potrebbe trarre vantaggio da una ripresa del flusso commerciale globale.

I movimenti del dollaro canadese

Questi fattori hanno spinto al ribasso la coppia USD / CAD, giunta nei minimi intraday a quota 1,3069. Si tratta del livello più basso dal 7 novembre. In base ai dati dei migliori siti per fare trading online, il loonie è avanzato di quasi il 4% rispetto al dollaro in gennaio, sovraperformando molte altre valute di materie prime come la corona norvegese, il dollaro australiano e il dollaro neozelandese.

Va detto però che a frenare la spinta del dollaro canadese (CAD) ci sono stati alcuni dati macro deboli. L’indice PMI manifatturiero Markit ha indicato la più lenta espansione della produzione manifatturiera da dicembre 2016, sebbene il valore di 53 sia ancora oltre la soglia che separa l’espansione dalla contrazione. Il PIL invece ha registrato un calo dello 0,1% a novembre rispetto al mese precedente. L’indice dei prezzi dei prodotti industriali è sceso dello 0,7% a dicembre, trainato dal calo dei prezzi dell’energia e dei prodotti petroliferi, mentre gli analisti si aspettavano un aumento dello 0,1%. L’indice dei prezzi delle materie prime è aumentato del 3,8%, in linea con le aspettative, trainato principalmente dai prezzi per i prodotti energetici grezzi.

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Il futuro del loonie

Riguardo le prospettive future, in un contesto di decelerazione della domanda interna non c’è probabilmente bisogno di un atteggiamento aggressivo di politica monetaria da parte della Banca del Canada. Questo probabilmente farà del petrolio ancora il principale motore della valuta canadese.

Il Dollaro canadese chiude una settimana molto positivaultima modifica: 2019-02-03T11:00:41+01:00da nonsparei

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