Banche, sulla valutazione dei titoli di Stato i paesi nordici chiedono una stretta

Da un bel po’ di tempo alcuni paesi europei, soprattutto quelli nordici, chiedono che per le banche venga introdotto un rigido sistema di valutazione riguardo le esposizioni in debito sovrano. In sostanza, che i titoli di debito emessi dal proprio Stato di appartenenza non vengano più considerati “risk free”.

Legame Stato banche

bce tassi di interesseLa richiesta si sta facendo sempre più pressante, e aumenta di pari passo con la percezione di un aumento del rischio di paesi fortemente indebitati. Bisogna ricordare infatti che rischi di liquidità delle banche di un paese, possono “contagiare” le altre banche UE innescando una crisi sistemica. La questione è già stata oggetto di un esame da parte del Comitato di Basilea, verso la fine del 2017. Tuttavia era stata accantonata. Se si arrivasse a realizzare uno scenario del genere, non sarebbe certo un fatto positivo per i paesi con un alto debito (Italia in primis). Ma viene giudicato necessario da chi vorrebbe tramutarlo presto in realtà, per tagliare quel legame troppo forte tra banche e Stato. Anche se va precisato che questo legame non si alimenta solo con l’esposizione diretta, ma anzi soprattutto con canali diversi.

Effetti sui bilanci

Ma che effetti avrebbe una misura del genere sui bilanci delle banche italiane? Enorme. Oggi come oggi i titoli di debito del proprio paese vengono considerati “risk free”, per cui nei bilanci delle banche non viene richiesto alcun accantonamento patrimoniale. Tenuto conto che alla fine del 2018, l’esposizione complessiva del sistema era pari a 376 miliardi, se le norme cambiassero allora il sistema bancario italiano dovrebbe fare accantonamenti aggiuntivi per circa 5,8 miliardi di euro.

Misure efficaci o no?

La cosa da sottolineare è che nella Comitato di Basilea che esaminò o accantonò l’idea, c’era anche un certo Mario Draghi nelle vesti di presidente della BCE. Ruolo che tra pochi mesi non ricoprirà più, e che presumibilmente potrebbe passare nelle mani di qualche “falco” molto più rigido nei confronti dei paesi altamente indebitati. C’è però una questione che frena questa prospettiva. Misure così prudenziali non solo hanno dubbia efficacia, ma essendo una misura introdotta solo in Europa, determinerebbe svantaggi competitivi a carico degli istituti europei rispetto a quelli extraeuropei.

Banche, sulla valutazione dei titoli di Stato i paesi nordici chiedono una strettaultima modifica: 2019-06-10T09:11:20+02:00da nonsparei

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