Gli ultimi dati resi noti da Banca d'Italia riguardo al
mercato del credito, evidenziano una
crescita dei mutui alle famiglie e un
calo dei prestiti concessi alle imprese.
L'andamento del credito in Italia
Al 31 maggio il livello complessivo dei
prestiti concessi a famiglie e imprese è salito dell’1% su base annua. Tuttavia, per quanto riguarda i mutui c'è stato un aumento della domanda di 2,5% su base annua, mentre per i finanziamenti concessi alle imprese c'è stata una riduzione dello 0,6% su base annua. Nonostante i
tassi di interesse a livelli storicamente bassi, le aziende quindi non ricorrono al credito.
A proposito di tassi di interesse, a maggio 2019 quello medio sulle nuove operazioni per
acquisto di abitazioni è risultato pari a 1,84% quello per finanziamento alle imprese è risultato pari a 1,46% mentre il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,58%. Ricordiamo che quest'ultimo era giunto a 6,18% prima della
crisi del 2007-2009.
Cala il credito in sofferenza
Il mercato del credito ha visto nel frattempo
ridursi l'entità del problema delle sofferenze. Quelle al netto delle svalutazioni e
accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse, sono scese a 32,7 miliardi (contro i 50,9 miliardi di un anno fa e i 77,4 di due anni fa). Un risultato ottimo, se pensiamo all'
apice che venne raggiunto a novembre 2015, con la cifra record di 88,8 miliardi. Il rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi totali si è attestato all’1,87% (era 4,89% a novembre 2015).
Per quanto riguarda la
raccolta da parte del nostro sistema bancario, quella complessiva risulta in crescita del +2,1% a maggio 2019. Tuttavia, bisogna fare delle distinzioni. C'è infatti stato un forte
aumento dei depositi (+3,8% su base annuale), mentre continua a
scendere la raccolta a medio e lungo termine, ovvero tramite obbligazioni (-19 miliardi, pari a -7,4%).