Il
tasso di interesse in Russia è stato tagliato per la seconda volta consecutiva. La Rossii Bank ha infatti operato una
sforbiciata di 25 punti base, portando il costo del denaro al 7,25%.
La decisione sul tasso di interesse
La Banca di Russia guidata dal
governatore Elvira Nabiullina non ha sorpreso affatto i mercati con questa decisione, anche perché l'aveva preannunciata in occasione del meeting precedente, quello di
giugno (quando effettuò un altro taglio di un quarto di punto). Peraltro in quella occasione venne effettuato il
primo ritocco al ribasso del tasso di interesse dal marzo del 2018. In precedenza, la banca aveva mantenuto invariato il tasso per tre sessioni di seguito, dopo averlo alzato a dicembre 2018.
Va peraltro aggiunto che
la banca centrale moscovita ha preannunciato un ulteriore allentamento in futuro, visto che i recenti dati sulla crescita economica sotto al di sotto delle aspettative. Circa l'andamento dell'inflazione invece, proprio la
debolezza dell'attività economica sta contribuendo al suo rallentamento. Infatti a giugno c'è già stato una brusca frenata da 5,1% a 4,7%, mentre
l'inflazione "core" è diminuita per la prima volta da marzo 2018. Secondo la Banca di Russia l'indice dei prezzi al consumo dovrebbe raggiungere il 4% all'inizio del prossimo anno.
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La reazione dei mercati valutari
La decisione sul tasso di interesse da parte della banca centrale russa
non ha sortito grandi cambiamenti sull'andamento della valuta russa, il Rublo. Sulla
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Dollaro-Rublo infatti ha avuto un lieve apprezzamento, arrivando a 63,4656. E' la seconda settimana di fila che il dollaro guadagna terreno sul rublo, dopo che nel mese di luglio la valuta russa si era notevolmente apprezzata. Il Rublo invece continua a guadagnare terreno contro l'euro, sia pure in modo contenuto e graduale.