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Valute, il dollaro australiano scivola pesantemente sui mercati


Sul mercato delle valute, è senza dubbio il dollaro australiano quello che oggi fa parlare di sé. L'Aussie - come viene chiamato in gergo - infatti sta perdendo quota contro le altre principali valute del paniere, a causa di una serie di dati resi noti nelle ultime ore.

Dati macro, aussie e le altre valute

Anzitutto ci sono i dati sul mercato del lavoro resi noti dall'ufficio di statistica nazionale. Mentre gli economisti si aspettavano un aumento degli occupati, i dati evidenziano invece che l'economia australiana ha perso 19.000 posti di lavoro in ottobre. Si tratta del calo peggiore da settembre 2014. Siccome la banca centrale nazionale - la RBA - ritiene molto importante l'occupazione nel suo processo decisionale sui tassi, i mercati hanno subito prezzato con una probabilità maggiore un prossimo taglio dei tassi. Adesso le probabilità che la RBA effettui una mossa espansiva a dicembre sono salite al 25%. E' invece schizzata al 60% la possibilità che ciò possa accadere entro marzo 2020. Chiaramente, la prospettiva di tassi più bassi ha appesantito il dollaro australiano, come si può vedere sulle trading online piattaforme migliori. L'aussie perde decisamente quota tanto contro il dollaro (AUD/USD) che contro altre valute come euro (EUR/AUD), kiwi (AUD/NZD) e caddie (AUD/CAD). Rispetto alla valuta americana, è sceso di oltre mezzo punto percentuale, avvicinandosi ai minimi di un mese.

La Cina appesantisce ulteriormente l'Aussie

A peggiorare il quadro ci sono i dati in arrivo dalla Cina. Le vendite al dettaglio sono cresciute al ritmo più lento degli ultimi 6 mesi, andando al di sotto delle previsioni. Ha deluso anche la produzione industriale, aumentata solo del 4,7%, così come gli investimenti in immobilizzazioni. Questo spiega perché gli indicatori forex gratis attendibili puntano sull'ulteriore ribasso della valuta australiana. L'andamento del dollaro australiano risente anche delle incertezze riguardo alla chiusura di un accordo tra Stati Uniti e la Cina. L'ottimismo di qualche giorno fa è stato infatti congelato dai recenti commenti di Trump.