E' cominciata la fase calda che porterà alla
quotazione in borsa del colosso petrolifero Saudi Aramco. L'IPO che si preannuncia come la più grande della storia ha aperto i battenti e si chiuderà il 4 dicembre.
I numeri dell'IPO di Saudi Aramco
La Saudi Aramco verrà
quotata sul listino di Riad con una valutazione preliminare fissata fra 1,6 e 1,71 mila miliardi di dollari, che rimane una immensità anche se rimane al di sotto dell'obiettivo di 2 mila miliardi indicato dal principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed Salman.
Verranno messe in vendita circa 3 miliardi di azioni, circa l'1,5%, ed il prezzo di collocamento è stato fissato all’interno di un range compreso tra 30 (equivalente di 8 dollari) e 32 riyal, per un valore corrispondente dell’Ipo, per l’appunto, fino a 96 miliardi di riyal, l’equivalente di $25,60 miliardi. L'IPO del colosso petrolifero potrebbe così
superare il precedente record di Alibaba (tra l’altro prossimo a quotarsi a Hong Kong), a quota 25 miliardi di dollari.
Saudi Aramco non è solo
il gruppo petrolifero più grande al mondo, ma è anche il più redditizio, se si considerano i $111 miliardi di profitti incassati nel 2018.
Il progetto Vision 2030
Anche se l’annuncio ufficiale dell’Ipo è arrivato lo scorso 3 novembre,
il processo di sbarco in Borsa affonda le radici a circa 3 anni fa, quando il principe Mohammed bin Salman lo pose al centro della sua “
Vision 2030”. Quest'ultimo è in sostanza il progetto per
rendere l’Arabia Saudita un paese meno dipendente dal petrolio e sempre di più e dall’alta tecnologia e dai servizi. Legato a questo aspetto c'è anche il fatto di attirare nuove risorse nelle casse dello Stato, giacché il
deficit è in forte aumento per via del
calo del prezzo del Brent. Nel 2018, i dati del ministero delle finanze del Regno, indicavano un disavanzo previsto intorno a 136 miliardi di riyal (o circa 36 miliardi di dollari).