Senza dubbio è ancora molto presto per dire se c'è stata
una svolta, ma il segnale mandato oggi dal
mercato del petrolio è molto incoraggiante. Le quotazioni dell'oro nero infatti questa mattina dominano la scena sui mercati, visto il forte rimbalzo dopo un periodo di crolli verticali. A dare la spinta è il
possibile accordo USA-Russia-Arabia per contingentare la produzione.
La mossa di Trump per risollevare il mercato del petrolio
La mossa importante delle ultime ore l'ha fatta
Donald Trump, che si è mosso in prima persona per tamponare la crisi che sta investendo il settore del petrolio americano. Il presidente ha annunciato di voler invitare i dirigenti dei giganti petroliferi Usa per alcuni colloqui volti a sondare la possibilità di un aiuto governativo. Trump
ha anche detto di aver parlato con i leader di Arabia Saudita e Russia, e che nutre ottimismo
riguardo un possibile accordo, che mette fine alla guerra dei prezzi in atto da alcune settimane. Anche il presidente russo Vladimir Putin ha affermato di sperare in un accordo, lanciando un
appello affinché si trovi una soluzione.
Il crollo delle quotazioni
Ricordiamo che la
bufera sul mercato del petrolio si è scatenata il mese scorso, quando è
saltata l’alleanza tra i paesi Opec (guidati dall’Arabia Saudita) e i paesi non Opec (in testa la Russia) nella riunione di Vienna. Questo evento si è incastonato poi in un
quadro già molto negativo, a causa del crollo della domanda dovuto alla diffusione del coronavirus. L'effetto congiunto ha portato a un
crollo dei prezzi del petrolio del 70% rispetto ai massimi di gennaio, come si può vedere sui
miglior broker trading online. Sono capitolati ai valori più bassi in quasi due decenni.
Scetticismo
I forti
segnali di speranza che sono arrivati, hanno chiaramente
messo le ali al mercato del petrolio. I migliori
segnali opzioni binarie affidabili gratis puntano tutti sull'up dei prezzi. I futures sul contratto
WTI balzati fino a +10% a $22,34 al barile e i futures sul
Brent volati fino a +11,36% a $27,55 al barile. Certo, di terreno da recuperare ce n'è ancora tantissimo, ma è già un segnale importante. Rimane comunque un
giustificato scetticismo, dal momento che servirebbe un accordo pesantissimo per sollevare un mercato che fa fronte a un eccesso di offerta di 15 milioni di barili al giorno circa. Ma quello che servirebbe è soprattutto una svolta sanitaria contro il coronavirus, perché fin quando rimarrà in circolazione, sarà difficile risollevare la domanda di petrolio.