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Lo spread mette di nuovo sotto pressione l'Italia. Tutta colpa della politica dei litigi


Quanto sia forte la crisi che l'Italia sta affrontando, ancora una volta ce lo racconta l'andamento dello spread tra i nostri titoli di Stato e quelli tedeschi. E ci dice che il tempo stringe e una soluzione va trovata in fretta.

Spread in volo, ma solo in Italia

Da quando la BCE decise di intervenire con un piano da 750 miliardi per contrastare gli effetti economici della pandemia, sono passate circa 3 settimane. Durante questo lasso di tempo, lo spread tra Btp e Bund è cresciuto di circa 60 punti, sfiorando nuovamente quota 250. Il peggioramento lascia perplessi se si pensa che un paese come la Spagna, che a livello di contagi e decessi sta messo molto male, ha avuto un peggioramento dello spread che è la metà del nostro. Eppure la recessione che verrà sarà molto simile per noi e loro, che hanno pure un deficit pubblico persino più alto.

Lo scontro sul MES

E allora perché per noi l'allarme suona più forte? La differenza è nella politica. Soltanto in Italia qualunque misura diventa oggetto di scontro politico feroce. E' accaduto così per il MES, che a Madrid nessuno si interessa di discutere mentre qui da noi è diventato un argomento caldissimo. Sono volati gli stracci all'interno della coalizione di governo. I parlamentari M5s con una serie di comunicati sono andati a muso duro contro il Pd. E alla fine hanno alzato il muro: mai sosterranno il Mes perché “implica una cessione di sovranità e ipoteca il futuro dei cittadini”.

Tregua armata

Bisogna stare attenti però, perché se non esiste un piano B già pronto (e non c'è), mettersi a fare gli schizzinosi o i duri con l'Europa non è il caso. Il premier Conte l'ha fatto capire in modo chiaro: “Non ha senso ora discutere del Mes”. Vuole rinviare ogni discussione a dopo la trattativa con l’Europa per evitare di sedersi al tavolo con alle spalle una maggioranza sfilacciata. Anche perché lo spread nel frattempo era salito a 235 punti base. E con certi numeri è impossibile scherzare senza bruciarsi.