Le
imprese manifatturiere usciranno profondamente colpite dalla
crisi Covid. Per riuscire a tornare sui livelli di fatturato che avevano prima dell'emergenza,
occorreranno probabilmente 4 anni. Se tutto andrà bene.
Il contraccolpo sulle imprese manifatturiere
Ecco quanto emerge da uno
studio condotto da Intesa Sanpaolo e Prometeia, che ha analizzato l'impatto e le prospettive di diversi settori industriali colpiti la crisi. Per contenere la pandemia, i governi hanno varato delle
stringenti misure di lockdown - peraltro in modi e tempi diversi -
che hanno profondamente deteriorato il contesto operativo. Per le imprese manifatturiere questo significa un
calo del 14.7% dei livelli di attività nel 2020. La ripresa? Sarà lenta e graduale. L'anno prossimo potrebbe esserci un primo recupero del 5,3%. Nel triennio successivo invece il ritmo del recupero sarà progressivamente più blando, circa il 3% anno.
I settori più colpiti
Nel vasto universo delle imprese manifatturiere, si salvano quelle del
settore farmaceutica, del largo consumo, dell'alimentare ed elettrotecnica. Per loro infatti la crisi sarà meno lunga, e nel 2024 avranno superato finanche i livelli di attività pre-Covid. Chi invece avrà
maggior lentezza nel recuperare sarà il settore degli elettrodomestici (che quest'anno scenderà del 22,1%) , ma pure il
sistema moda (che quest'anno scenderà del 18,6%) e
automotive (che quest'anno scenderà del 25,9%).
Ripresa e velocità
Sulla ripresa delle imprese manifatturiere agiranno però
diversi fattori, che potrebbero accelerare o rallentare il processo di recupero. Nuove ondate di contagi potrebbero innescare
nuove fasi di lockdown, che inevitabilmente rallenterebbero la ripresa. Anche le
tensioni sul fronte del commercio internazionale rappresentano un rischio di cui tenere conto (lo
scontro USA-Cina continua). Infatti le nostre imprese manifatturiere sono fortemente orientate all'export, e se questo dovesse frenare molte chance di rilancio potrebbero perdersi.
C'è poi un discorso a parte che meriterebbe la
digitalizzazione. L'Italia è ancora indietro, e l'emergenza può essere l'occasione per accelerare questo processo di trasformazione. Se così sarà, allora la strada verso la ripresa diventerà più scorrevole.