Lavoro, la rivoluzione digitale 4.0 spinge nuove figure alla ribalta del mercato
Siamo nel pieno di una nuova rivoluzione industriale, dove aumentano gli investimenti nella ricerca e sta cambiando anche il mondo del lavoro. La diffusione del digitale fa infatti emergere nuove figure professionali, che sono sempre più importanti. Questo vale a maggior ragione in questo periodo, caratterizzato dalla pandemia e dalle misure di lockdown e dal massiccio ricorso allo smart working.
Il digital 4.0 e il lavoro
La tecnologia applicata a tutti i processi produttivi, sta trasformando radicalmente l’intero sistema economico mondiale. L’avvento del digitale ha dato grandi opportunità a chi ha saputo cogliere subito il cambiamento. Chi è rimasto indietro, deve invece recuperare il prima possibile. ciò vale sia per quelle piccole, che per le aziende più famose al mondo. Le imprese che vogliono continuare ad essere competitive sui mercati, devono perciò rimanere al passo con i tempi, aggiornare la strategia aziendale e riorganizzare il lavoro introducendo o formando professionisti con competenze digitali.
L’attività economica si muove lungo una direzione che prevede l’integrazione sempre più spinta tra i processi fisici e le tecnologie digitali, soprattutto tramite l’informatizzazione e la digitalizzazione. E questo chiaramente richiede nuove forme di lavoro e di figure professionali. Lo scopo finale è cogliere le opportunità offerte dalla tecnologia, in modo da aumentare le performance.
Le nuove figure professionali
Tra le nuove professioni digitali informatiche, ne emergono soprattutto 3 che sono cruciali nel traghettare le aziende verso il loro futuro in chiave 4.0.
L’innovation Manager. E’ la figura professionale che per lavoro deve guidare l’impresa verso il cambiamento. Chiaramente non navigando a vista, ma secondo una view strategica, analizzando ed anticipando i trend del mercato.
Esperto in cybersecurity. Il guardiano del cambiamento, perché più si digitalizza, più si corre il rischio di finire sotto attacco dai “nuovi criminali”.
Sviluppatori e programmatori. Confezionano i programmi e le App utili all’azienda per sfruttare la digitalizzazione. Con uno stipendio base da oltre 30mila euro,sta diventando tra i nuovi mestieri più ambiti, in particolare dai giovani.